Joe Biden in difficoltà, in casa democratica è già corsa alla successione
Joe Biden in difficoltà, e in casa democratica è già corsa alla successione

Non c’è sosta nella caduta degli indici di popolarità di Joe Biden, segnala Massimo Gaggi sul Corriere della Sera da New York. L’ultimo sondaggio Washington Post-ABC e indice di approvazione al 41% rispetto al 52 dell’inizio del suo mandato. Ancora minore la fiducia in campo economico: 39%. Peggio ancora: il giudizio negativo dei cittadini è sulla persona, visto che i principali provvedimenti del presidente, invece, piacciono. «Il piano per le infrastrutture appena divenuto legge è apprezzato dal 63% degli americani e quello dei sostegni sociali ora in discussione in Parlamento ha in indice di gradimento del 58%».

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«L’inflazione che erode gli stipendi sembra essere il principale motivo di questo malumore degli elettori», la lettura del Corsera. Anche se, come sostengono governo e Federal Reserve, la fiammata dei prezzi si attenuerà nei prossimi mesi, e Biden potrebbe recuperare. Per ora, però, il partito democratico teme di essere travolto dall’immagine già logorata del suo leader. Lo temono soprattutto i singoli deputati a rischio della loro rielezione nell’ormai prossimo voto di ‘mid term’.

La ‘sinistra americana’, si fa per dire

Sempre secondo il sondaggio WP-ABC -a fidarsi-, il 51% degli elettori registrati dichiara che alle elezioni di mid term del prossimo anno voterà i candidati repubblicani mentre solo il 41% sceglie quelli democratici. E’ il sondaggio peggiore per i progressisti da quando, 40 anni fa, è stato introdotto questo tipo di rilevazione. «Così, anche se le speranze di un recupero di Biden non sono venute meno, è normale che i leader della sinistra (nella concezione politica americana), si guardino intorno alla ricerca di potenziali candidati alla sua successione».

Kamale Harris promessa mancata?

Con Kamala Harris che continua ad apparire una promessa mancata, l’attenzione di molti, in casa democratica, si sta spostando su Pete Buttigieg, ex sindaco di South Bend, in Indiana, e attuale ministro dei Trasporti. «Gli incarichi ‘impossibili’ dati dal Biden alla sua vice, soprattutto la gestione dell’emergenza immigrati, rischiano di far naufragare Kamala», la valutazione di Gaggi. Mentre l’ex sindaco dello sconosciuto South Bend, sta per essere protagonista assoluto dell’attuazione del piano delle infrastrutture che prevede massicci investimenti per strade, ponti, ferrovie, porti, aeroporti.

Buttinger apertamente gay

I «dubbi» su Buttigieg sono due. «È pronta l’America a eleggere un presidente apertamente gay?». E, ancora: «ce la può fare a vincere le elezioni un candidato democratico che non ha l’appoggio degli afroamericani?». Ma quello è il vantaggio di Kamala Harris, almeno per ora. «Il giovane leader democratico (compirà 40 anni il 19 gennaio) ha esposto la sua umanità, le sue battaglie interiori e anche il rapporto con Chasten, suo marito, in un documentario, ‘Mayor Pete’, diffuso in questi giorni da Amazon Prime».

Piano infrastrutture e rapporto coi neri

Il piano delle infrastrutture, poi, viene usato da Buttigieg anche per cercare di costruire il rapporto coi neri e le classi meno privilegiate. «La modernizzazione dei trasporti come una delle vie per superare le discriminazioni», spara il giovane ministro. E da destra il facile sarcasmo del senatore Ted Cruz e del governatore della Florida Ron DeSantis: «Non sapevamo che anche le strade sono razziste: dobbiamo liberarcene?». Buttigieg ha preferito non replicare. «Ha reagito volando alto, fino a Glasgow, dove ha incontrato i leader ambientalisti e Barack Obama, presentando, poi, il suo piano per la creazione di una rete nazionale per il rifornimento delle vetture elettriche».

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