Minaccia ‘Medicane’, uragani sul mar Mediterraneo

Medicane, dall’inglese “mediterranean hurricane” (si legge ‘medichein’) sono un fenomeno relativamente raro, ma comunque non una novità per il Mediterraneo. Dal secondo dopoguerra a oggi ne sono stati registrati un centinaio, ma con una intensificazione negli ultimi anni a causa del cambiamento climatico.
Un ciclone tropicale mediterraneo quello che sta colpendo Sicilia e Calabria con vittime e danni
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I cicloni mediterranei

Gli uragani e le tempeste che si formano sugli oceani, come quelli noti e distruttivi che interessano la costa orientale degli Stati Uniti a fine estate, ricevono buona parte della loro energia dalla temperatura elevata della superfice del mare, vedi quanti l’innalzamento del clima sul pianata. Sopra i 26 gradi si formano correnti ascensionali calde che vanno a litigare con l’afflusso di venti freddi in quota. Un sali e scendi che spesso diventa violento. Anche i ‘medicane’ sono alimentati dalla temperatura superficiale marina, nel Mediterraneo basta raggiunga i 15 gradi.

L’occhio del ciclone

Un ‘medicane’ –riferiscew il Post- è riconoscibile dalle immagini satellitari per la forma a spirale disegnata dalle nubi e un centro (occhio) ben distinguibile e stabile. Produce temporali e piogge abbondanti con forti raffiche di vento. Il diametro è in genere compreso tra i 200 e i 400 chilometri, mentre la durata varia molto a seconda delle circostanze ed è comunque inferiore a quella degli uragani oceanici. Un medicane esaurisce buona parte della propria energia in un paio di giorni, specialmente quando lascia la superficie marina e inizia a passare sopra al suolo.

Il Medicane Ianos nel settembre 2020

Nel settembre del 2020 il medicane Ianos interessò la parte orientale del Mediterraneo, portando forti venti e piogge sulla Grecia, causando allagamenti e alluvioni in diverse aree del paese. Le piogge molto intense di inizio settimana nell’area di Catania (con un morto) non era ancora un ciclone tropicale.

Mericane tra Malta e Sicilia

Il Medicane in formazione in queste ore tra Malta e Sicilia si sta dirigendo verso nord-ovest e potrebbe quindi interessare parte della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. Calcolarne con precisione la traiettoria è difficile perché, a differenza degli uragani atlantici spinti da venti molto forti, i medicane si spostano con correnti più deboli.

‘Apollo’ contro la Sicilia orientale

E’ stata una notte di pioggia battente quella trascorsa nella Sicilia Orientale con venti sostenuti per effetto del ‘Medicane’ denominato Apollo. Il maltempo che sta colpendo la Sicilia orientale ha bloccato anche i trasporti ferroviari.

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