Tokyo, bestiario politico del nuovo premier: ‘dinosauro un po’ falco un po’ colomba’, tra Usa e Cina. Partito conservatore anche al suo interno
Tokyo, bestiario politico sul nuovo premier, ‘dinosauro un po’ falco un po’ colomba’

Fumio Kishida, ex ministro degli Esteri giapponese, prossimo premier. Kishida è stato eletto presidente del partito conservatore (Ldp) di maggioranza, battendo a sorpresa Taro Kono, il popolare ministro responsabile della campagna vaccinale. Terzo premier dal settembre della scorso anno.

Il nuovo che sa di vecchio

Sarà Kishida a guidare il partito alle elezioni del prossimo novembre, diventando con ogni probabilità il prossimo premier nipponico, il terzo in poco più di un anno. Succederà infatti a Yoshihide Suga, subentrato a Shinzo Abe nel settembre 2020, e dimessosi dopo che le sue fortune politiche sono state rovesciate dalla gestione della pandemia di Covid-19 e la decisione – portata avanti nonostante le perplessità dei sanitari e la contrarietà di buona parte dell’opinione pubblica giapponese – di tenere le Olimpiadi di Tokyo2020.

Economia in crisi tra Usa e Cina

Tra le priorità che il governo di Kishida si troverà ad affrontare, quella di rilanciare un’economia colpita dalla pandemia -sottolinea ISPI-, cercando di far fronte ad una Cina sempre più protagonista nella regione, concorrente ma al tempo stesso importante vicino e partner commerciale. Prima del voto Kishida ha sottolineato la necessità di un dialogo con Pechino ribadendo assieme, il mantenimento di «stretti legami con Taiwan», l’isola indipendente che la Cina rivendica come parte integrante del proprio territorio.

Conservatori anche in casa loro

«L’Ldp ha perso l’occasione di nominare Taro Kono, un politico ‘più fresco’ e popolare agli occhi dei giapponesi. Kono ha pagato il suo essere schietto e diretto, un outsider in un partito che ha dimostrato ancora una volta di essere ‘allergico’ al cambiamento e all’innovazione», commenta Axel Berkofsky, analista ISPI dall’Asia centrale. «Carismatico e molto ben collegato a livello internazionale, Kono sarebbe stato una scelta felice per un paese che ha bisogno di veder rinnovata la sua immagine pubblica. Invece, il Giappone rischia di rimanere bloccato con Kishida, la scelta ‘sicura’ dei dinosauri del partito».

Altri sommergibili nucleari

È probabile che il Giappone continui a promuovere il Quad, il patto di sicurezza tra Giappone, Stati Uniti, Australia e India in funzione anti-cinese, E che, sulla scia dell’Australia, si doti di sottomarini nucleari rafforzando la condivisione dell’intelligence ‘Five Eyes’. Con Pechino, vigilia del cinquantesimo anniversario dei rapporti dopo l’invasione della guerra mondiale, che Tokyo vorrebbe non nemica essendo il principale partner commerciale del Giappone. Obiettivo interno, ridurre le disparità economiche e sociali che l’emergenza sanitaria nell’ultimo anno e mezzo ha aggravato.

Giappone in acque turbolente

Kishida è considerato una “colomba”, non particolarmente incline alla revisione della costituzione pacifista che ha anzi più volte lodato. Nelle ultime settimane, però, la “colomba” ha provato almeno parzialmente ad assumere le sembianze di un “falco”, segnala Lorenzo Lamperti sul Manifesto. Più soldi sul fronte difesa e alleanza anti Cinese con Usa, Australia e India. Tentando assieme di recuperare la visita di Xi Jinping a Tokyo cancellata lo scorso anno.

Dinosauro un po’ colomba e un po’ falco, nel bestiario della complessa politica giapponese

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