
«Bentornata a casa», il commento del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, che lo ha postato sul suo account personale Weibo, la piattaforma di microblogging più popolare in Cina e che è stato comunque rilanciato dai media ufficiali di Pechino. A dire a tutti che è stato il governo stesso a trattare e a liberarla. Poi la dichiarazione politica: «La posizione della Cina sul caso è coerente e chiara: i fatti hanno pienamente dimostrato che si tratta di un episodio di persecuzione politica contro cittadini cinesi, con lo scopo di sopprimere le imprese high-tech della Cina». L’accusa di frode, si legge in una breve nota del ministero degli Esteri, «è puramente inventata e le azioni di Usa e Canada sono una tipica detenzione arbitraria».
Il grazie politico di Meng Wanzhou, parlando sul volo che la riporta in patria, è ancora più esplicito: «Senza un Paese forte non avrei oggi la mia libertà». Lady Huawey, secondo i media cinesi, ha ringraziato anche il Partito comunista e il governo di Pechino. «È il brillante rosso cinese che ha acceso il fuoco della fede nel mio cuore, ha illuminato i momenti più bui e mi ha condotto nel lungo viaggio verso casa. Nonostante tutti i colpi di scena, questo viaggio di ritorno è il più dolce verso casa», ha aggiunto Meng, sulla cui vicenda sta soffiando con forza la propaganda.
Contemporaneamente, due cittadini canadesi detenuti in Cina dal 2018, nessuna coincidenza casuale ma atto di ritorsione esplicito e neppure nascosto, Michael Kovrig e Michale Spavor, sono stati liberati da Pechino e stanno per ritornare in patria. «I due canadesi Michael Kovrige Michael Spavor, detenuti in Cina dal 2018, sono stati liberati e stanno rientrando in Canada» ha annunciato il primo ministro canadese Justin Trudeau poco dopo che la direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, aveva lasciato il Canada per la Cina inseguito alla liberazione a Vancouver. «Michael Kovrig e Michael Spavor hanno lasciato lo spazio aereo cinese per tornare a casa, -ha detto Trudeau nel corso di una conferenza stampa-. Questi due uomini hanno vissuto per più di 1.000 giorni una terribile prova. Hanno mostrato determinazione e resilienza giorno per giorno e sono un’ispirazione per tutti noi», ha aggiunto. «Dato che si tratta di un’operazione attualmente in corso – ha concluso rivolgendosi ai giornalisti – non posso condividere ulteriori dettagli».
L’ex diplomatico Michael Kovrig e l’uomo d’affari Michael Spavor erano stati arrestati nel dicembre 2018 in Cina per spionaggio, causando una crisi diplomatica senza precedenti tra Ottawa e Pechino. La loro detenzione è stata vista dal Canada –lettura abbastanza scontata- come una misura di ritorsione dopo l’arresto di Meng Wanzhou su richiesta degli Stati Uniti. Quest’ultima, agli arresti domiciliari in Canada per quasi tre anni.
Partita giudiziaria formalmente ancora aperta negli Stati Uniti, ma senza prigionieri. Ritirati gli addebiti di frode contro la responsabile della finanza, Meng Wanzhou, toccherà all’azienda Huawei difendersi dalle accuse secondo cui ha violato le sanzioni Usa all’Iran. Ammettendo quelle stesse sanzioni Usa legali, la Corte Distrettuale degli Usa per il Distretto Orientale di New York, ancora intigna. «Concludendo l’accordo, Meng si è assunta la responsabilità del suo ruolo principale nel perpetrare un piano per frodare un’istituzione finanziaria globale (?)», ha insistito il procuratore ad interim Nicole Boeckmann.