L’America sul Pacifico arma l’Australia e l’Atlantico che la separa dall’Europa si fa più largo
L’America sul Pacifico arma l’Australia e l’Atlantico che la separa dall’Europa si fa più largo

Prima, il ritiro caotico dall’Afghanistan, gestito quasi in solitaria dagli Usa, senza coinvolgere i partner europei dell’Alleanza Atlantica nel dettaglio dei piani militari. Ieri a Bruxelles arriva una doccia ancora più fredda.
Joe Biden, l’alleato ritrovato dopo la parentesi Donald Trump, presenta la nuova alleanza anti-cinese con Gran Bretagna e Australia senza dire nulla né a Berlino, né a Parigi, né a Roma, men che meno nelle altre capitali minori dell’Ue.
Patto Aukus anti-Cina per sottomarini nucleari all’Australia, Europa ignorata e umiliata da Biden – Imbarazzo Ue: neanche avvisati dell’accordo, mentre la Casa Bianca tira fuori piani fumosi sull’Indo-Pacifico. Furibonda la Francia: “Biden come Trump”. E anche sulla Manica si annuncia burrasca
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Il premier australiano Morrison all’Eliseo

Ancora ‘America first’

Washington si muove con Australia e Gran Bretagna senza nemmeno avvertire l’Ue . «Non eravamo stati informati», dalla Commissione Europea. Sintesi commento per non dire troppe brutte cose. Che non si risparmia invece la Francia. Parigi accusa Washington e Canberra (e Londra, anche se non la cita) di non rispettare «il multilateralismo basato sulle regole di diritto». Banditismo commerciale da parte dell’Australia, e colpo alla schiena da Stati Uniti e perfida Albione. Conti da saldare in casa Nato. Il ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, «pugnalata nella schiena», di «fiducia tradita». Per la ministra della Difesa, Florence Parly, una «bruttissima notizia per il rispetto della parola data».

«Non lo sapevo. E presumo l’accordo non sia stato fatto in una notte, ma preparato per tempo», si lascia finalmente scappare l’Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell.

Imbarazzo europeo e oltre

A Bruxelles l’imbarazzo è totale, proprio nel giorno in cui la Commissione Europea lancia la sua strategia sull’Indo-Pacifico, tentando – in ritardo – di piazzare gli interessi europei in un’area di influenza cinese e insieme di crescenti tensioni anti-Pechino, segnala Angela Mauro sull’HuffPost. «Area che ormai rappresenta il nuovo centro di gravità del mondo in termini geopolitici ed economici», dice Borrell, in quanto stanno lì «il 60 per cento del pil globale e due terzi della crescita globale. La regione è al secondo posto tra i destinatari degli export Ue». «Quanto è accaduto, dimostra ancor di più l’importanza della nostra strategia sull’Indo-Pacifico, ne rafforza il tempismo».

Capisco che a Parigi siano arrabbiati, ma quanto è accaduto è anche una sveglia per gli europei: dobbiamo lavorare insieme in modo coordinato…

Non solo Parigi tradita

«I toni aspri sono rari in diplomazia, soprattutto nei confronti di alleati», commenta Anna Maria Merlo da Parigi, sul Manifesto. Ma questa volta, tutto il possibile prima di una rottura diplomatica formale è stato detto. Direttamente all’Australia, mentre con Washington il tempo dei conti in sospeso prima o poi verrà. «La Francia prende atto delle decisione appena annunciata, una decisione contraria allo spirito e alla lettera della cooperazione che prevaleva tra Francia e Australia, basata su relazioni di fiducia». Poi la scelta americana di escludere un alleato e partner europeo come la Francia da una partnership con l’Australia, «nel momento in cui facciamo fronte a sfide senza precedenti nella regione indo-pacifica».

Veleno tecnico militare in coda. Canberra non dispone delle competenze e delle infrastrutture per costruire e mantenere i 12 sommergibili a propulsione nucleare. E i tempi per renderli operativi potrebbero essere molto lunghi.

Triplice alleanza per l’Indo-Pacifico

Stati Uniti e Regno Unito forniranno all’Australia la tecnologia per costruire sottomarini a propulsione nucleare, un’arma di cui finora – come osserva il Lowy Institute – era in possesso solo Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito, Cina e India. Obiettivo – evidente ma non dichiarato – il contenimento della Cina nella regione. Grazie ai sottomarini nucleari, infatti, la marina australiana sarebbe in grado di operare nel Mar cinese meridionale, al centro di numerose dispute territoriali tra Pechino e paesi vicini. La maggior alleanza strategico-militare dai tempi della Seconda guerra mondiale è stata già definita.

Tramonto Europa Nato

Forti dubbi invece sull’impatto che la nuova alleanza avrà sulla Nato e su un’alleanza transatlantica che gli alleati europei percepiscono come sempre meno al centro delle attenzioni di Washington.

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AVEVAMO DETTO

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