L’ultradestro ex vicecancellire austriaco condannato per corruzione. Ora rischia il cancelliere Kurz
Corruzione. Quindici anni in primo grado, con la condizionale, per Heinz-Christian Strache, ex vicecancelliere austriaco ed ex leader del partito di estrema destra Fpoe, figura di spicco di quella europea, è stato condannato per corruzione. 15 mesi con la condizionale. Ma è solo in primo processo.
Il video di Ibiza, maggio 2019, trappola per ladri di polli
L’ex capo del “partito degli onesti”
Heinz-Christian Strache, l’ex capo del “partito degli onesti”, ancora da semplice deputato, aveva intascato finanziamenti al partito in cambio della modifica di una legge per favorire il proprietario di una clinica privata di bellezza, Walter Grubmueller, poi condannato a un anno. Da vicecancelliere, nel 2018, aveva potuto imporre la modifica delle legge che ha permesso a quella clinica di attingere ai fondi pubblici in precedenza preclusi.
Piccola condanna per ladri di polli
La giudice ha spiegato la pena bassa inflitta (15 mesi con la condizionale) con i bassi importi -12.000 euro- coinvolti. Ma la condanna, in primo grado, è solo l’inizio dei guai giudiziari del camerata Strache. Infatti dopo lo scandalo del video da Ibiza che ha terremotato la politica austriaca, la procura anti corruzione di Vienna ha avviato indagini a 360 gradi che investono il primo governo di Sebastian Kurz, il giovine leader popolare tendente a destra.
Ladri truffati in trappola
Il video di Ibiza, pubblicato nel maggio 2019, segnò la fine della carriera di Strache, ci ricorda Angela Mayr sul manifesto. «Il filmato di 7 ore, una gigantesca trappola, lo mostrava in una villa di Ibiza raggirato dalla presunta nipote di un miliardario russo a promettere appalti e la vendita di mezzo paese: investimenti in nero in cambio di finanziamenti e sostegno». Il politico corrotto ma assolutamente sprovveduto.
Tutta la politica austriaca sotto accusa
Nel gennaio 2020 è stata istituita una commissione di inchiesta parlamentare sull’Ibiza-gate e sulla corruzione del primo governo Kurz. Le indagini della commissione parlamentare e della procura, hanno già rivelato una spartizione di potere e di posti. Almeno a giudicare dalle chat pubblicate che segnano un livello di degrado mai visto in Austria.
Sono infatti indagati lo stesso Kurz per falsa testimonianza, il suo attuale ministro delle finanze Gernot Bluemel già oggetto di perquisizione domiciliare, e quello precedente Hartwig Loeger.
Kurz faccia d’angelo, ma le mani ?
Kurz dal canto suo ha tentato già di limitare il potere della magistratura ma è stato bloccato dalla ministra della giustizia, la verde Alma Zadic. Quello della giustizia è l’unico campo dove si è notata la presenza dei Verdi nel nuovo esecutivo. Il «meglio dei due mondi», come fu presentato il programma di governo comune, che, alla prova dei fatti -commenta Angela Mayr – «si è rivelato nella realtà di un mondo solo, quello di Kurz, come mostrato anche ora dal rifiuto di accoglienza dei profughi afghani».