Brasile della strage Covid, vaccini in ritardo e ci rubavano anche sopra. Bolsonaro altra inchiesta
Brasile della strage Covid in rivolta, vaccini sperimentali e ci rubavano sopra. NYT: Bolsonaro ora rischia

Vaccino indiano ancora in sperimentazione e a prezzo altissimo. L’accusa contro Bolsonaro, salvo eventuali complicità personali sue o dell’entourage-politoco familiare, è di non aver agito dopo denuncia di corruzione che coinvolgeva persone a lui politicamente vicine. La protesta dilaga nel Paese con l’intensità del virus. Per il New York Times ora Bolsonaro rischia davvero di non finire il suo tanto discusso mandato presidenziale.

Al peggio di Bolsonaro non c’è mai fine

La Procura Generale della Repubblica del Brasile ha aperto un’inchiesta su Jair Bolsonaro dopo irregolarità nel contratto per l’acquisto di 20 milioni di vaccini indiani Covaxin, non ancora avallato da alcuna autorità sanitaria del mondo, su cui diversi faccendieri stavano contrattando una tangente. E la protesta dilaga in tutto il Paese. Il contratto cancellato martedì scorso dal ministro della Salute, prevedeva il pagamento del prezzo più alto mai pagato dal Brasile per un vaccino anti Covid di quelli seri e riconosaciuti.

Bolsonaro alle corde

Le accuse delle piazze dopo gli oltre 500 mila morti di Covid. “Complici di genocidio”, oppure: “Vaccini, non tangenti”. Per le strade di Rio de Janeiro, racconta il Guardian, si sono raccolte decine di migliaia di persone, indignate per le indiscrezioni secondo cui i membri del governo avrebbero cercato di trarre profitto illegalmente dall’acquisto di vaccini contro il Covid. Grandi manifestazioni si sono tenute anche nelle altre città

Sottovalutazione criminale dei virus e corruzione

Venerdì un giudice della Corte Suprema brasiliana ha ordinato un’indagine per stabilire se Bolsonaro avesse omesso di agire dopo essere stato avvisato dei sospetti di corruzione ad alto livello per l’approvvigionamento di milioni di vaccini Covid dalla società farmaceutica indiana Bharat Biotech. Due responsabili onesti nel ministero hanno affermato di aver informato personalmente il presidente di ciò che stava accadendo. Ma nulla è stato fatto dalla presidenza.

Due scandali corruzione stesso metodo

Prima la richiesta a un fornitore di AstraZeneca di aumentare di un dollaro il prezzo di ogni dose. Secondo il quotidiano Folha de S. Paulo, il dirigente ministeriale corrotto aveva chiesto a un fornitore di vaccini, la Davati Medical Supply, di gonfiare il prezzo di 400 milioni di dosi di AstraZeneca di un dollaro l’una, per poter poi sottrarne il sovrapprezzo. Ora il contratto per l’indiano Covaxin vaccino ancora in fase sperimentale non certificato da alcuna autorità sanitaria e stessa proceduta di sovraprezzo come tangente.

New York Times: ora Bolsonaro rischia

«Lo scandalo del vaccino in Brasile mette in pericolo Bolsonaro mentre si diffondono le proteste. I brasiliani erano arrabbiati per la lentezza con cui il loro governo si è mosso per acquisire i vaccini contro il coronavirus. Ora sono infuriati per uno scandalo di corruzione che coinvolge accordi sui vaccini».
I manifestanti che chiedevano la cacciata del presidente Jair Bolsonaro si sono scontrati sabato con la polizia a San Paolo.
I colpi di scena di uno scandalo di tangenti sul vaccino contro il coronavirus che ha scosso la capitale del Brasile sono stati degni di un reality show».

Reality Show

«Gran parte dello scandalo, su cui stanno indagando i pubblici ministeri federali, rimane poco chiaro e controverso. Ma è probabile che l’ampliamento dell’inchiesta rappresenti una grave minaccia per la rielezione del presidente Jair Bolsonaro il prossimo anno – e forse anche per la sua capacità di portare a termine il resto del suo mandato».


Corruzione su un vaccino pericoloso

«20 milioni di dosi di un vaccino che non ha ancora completato gli studi clinici o è stato approvato dalle autorità di regolamentazione. È accusato di aver ignorato l’avvertimento che ci sarebbero state alcune irregolarità nell’affare».
Richieste di impeachment in parlamento: dalle azioni del presidente per indebolire le istituzioni democratiche ai resoconti di negligenza e illeciti che hanno ostacolato la campagna brasiliana di vaccino contro il Covid-19.

«Ogni crimine commesso dal presidente è grave, ma questo è ancora più grave perché coinvolge vite”, ha affermato Joice Hasselmann, un membro del Congresso di San Paolo che è stato tra i più feroci difensori di Bolsonaro fino a quando non hanno avuto un litigio nel 2019 “Il Brasile non può sopportare un altro anno con Bolsonaro».

Sabato, la rabbia in piazza

La rabbia popolare per le ultime rivelazioni era palpabile quando decine di migliaia di persone sono scese in piazza in una terza tornata di recenti manifestazioni contro il governo Bolsonaro. Nel centro di Rio de Janeiro, migliaia di persone hanno marciato al ritmo dei tamburi e hanno cantato “fuori con Bolsonaro!” mentre gli attivisti pronunciavano discorsi infuocati da camion audio. Un uomo reggeva un grande cartello di cartone che diceva:

La gente scende in strada nel mezzo di una pandemia solo quando il governo è più pericoloso del virus.

INTANTO LA PROTESTA POPOLARE DILAGA

Condividi:
Altri Articoli
Remocontro