Radovan Karadzic, le rare immagini dopo la sua cattura a Belgrado
Karadzic, le rare immagini dopo la sua mai chiarita cattura a Belgrado

L’ex leader serbo bosniaco dell’assedio di Sarajevo e della strage di Srebrenica, ora traferito a scontare l’ergastolo sull’isola di Wight in Inghilterra.
Le immagini di quel 21 luglio 2008 a Belgrado.

13 anni di comoda latitanza dal 1999, sotto il falso nome di Dragan David Dabic, finto medico santone esperto di medicina alternativa. Lavorò in una clinica privata di Belgrado, nascondendo il suo volto dietro lunghi capelli e barba bianchi.
La sua biografia politico criminale e giudiziaria.

Da sinistra, Slobodan Milosevic, Ratko Mladic e Radovan Karadzic

Belgrado, 21 luglio 2008

L’ex leader dei serbo-bosniaci, Radovan Karadzic, latitante da 13 anni è stato arrestato dalle forze di sicurezza serbe nei dintorni di Belgrado. L’ex leader serbo bosniaco era al primo posto fra gli ultimi tre ricercati rimasti nella lista nera del Tribunale internazionale dell’Aja (Tpi) per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia.

13 anni di latitanza

Karadžić è stato latitante dal 1996 fino al luglio 2008. Il governo degli Stati Uniti aveva offerto una taglia di 5 milioni di dollari per la sua cattura e per quella del generale serbo-bosniaco Ratko Mladić.

Santone di medicina alternativa

Dal 1999 Karadžić, sotto falso nome di Dragan David Dabic, faceva finta di essere un esperto New Age di medicina alternativa. Lavorò in una clinica privata di Belgrado, nascondendo il suo volto dietro lunghi capelli e barba bianchi. Tenne conferenze davanti a centinaia di persone a proposito di medicina alternativa. Aveva un sito internet dove offriva assistenza nel trattamento di problemi sessuali e disordini attraverso quella che lui chiamava “energia quantistica umana”.

Sospetti favori Usa

L’abilità di Karadžić ad evitare la cattura per più di un decennio ha alimentato molti sospetti. Alcune fonti (e Karadžić stesso) sostengono che avrebbe ricevuto una promessa di impunità dagli Stati Uniti d’America, a seguito di un accordo con Richard Holbrooke durante le negoziazioni degli accordi di Dayton. Holbrooke ha negato più volte che questo accordo sia mai stato fatto.

Complicità reali e leggende

È stato riportato che Karadžić scampò alla cattura a Vienna nel maggio del 2007, dove viveva con il nome di Peter Glumac. Si presentava come venditore croato di soluzioni alle erbe e unguenti. La polizia austriaca parlò con lui durante un controllo legato ad un omicidio avvenuto nell’area in cui abitava Karadžić. Non venne però riconosciuta la sua vera identità. Aveva ottenuto un passaporto croato e aveva detto di essere a Vienna per un corso.

Tifoso di calcio a Venezia

Dragan Karadžić, suo nipote, dichiarò in un’intervista al Corriere della Sera che lo zio aveva assistito ad una partita di calcio della Serie A, essendo un fan dei calciatori serbi Siniša Mihajlović e Dejan Stanković, e che aveva visitato Venezia sempre con il nome di Peter Glumac.

L’arresto a Belgrado

La ricompensa per il suo arresto non è mai stata richiesta: nonostante ciò si vocifera che l’arresto sia avvenuto per mano di alcuni abitanti locali che avevano scoperto la sua vera identità e volevano avere il denaro. Se confermato, ciò spiegherebbe perché il governo serbo affermò che la sua polizia (MUP) non c’entrava nulla con l’arresto. Karadžić è stato trasferito in custodia all’Aja il 30 luglio. Diecimila persone manifestarono a Belgrado per protestare contro l’estradizione.

Processo

Il 31 luglio 2008 Karadžić è apparso in tribunale. Due anni di contestazioni legali da parte di Karadzic. L’accusa ha iniziato la causa il 13 aprile 2010 e l’ha completata il 25 maggio 2012. ,Il 24 marzo 2016 è stato condannato in primo grado dal tribunale penale internazionale dell’Aja a 40 anni di carcere. In appello la condanna è stata commutata in ergastolo il 20 marzo 2019 e resa definitiva la settimana scorsa.

Fine pena mai sull’isola di Wight

Il 29 maggio 2021, Karadzic, è stato portato in gran segreto dal carcere olandese alla prigione definitiva in Inghilterra: un carcere di massima sicurezza sull’isola di Wight scelto perché ci sono pochi detenuti musulmani, la località resa famosa dal festival di musica rock.

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