G7, sempre meno Grandi e convincenti. Prova d’esame per Biden

Ritorno al faccia a faccia dopo tanti vertici via telematica. E non è detto che il contatto personale favorirà i risultati. Via lo sgarbato e umorale Trump resta ancora ‘l’estroso’ Boris d’Inghilterra ad avere molto da farsi perdonare dall’Europa. Poi mistero Biden che con la Germania era partito col piede sbagliano minacciando sanzioni per il gasdotto con la Russia che scavalca da sua prediletta Ucraina. Poi la botta di killer a Putin
Ed è proprio sulla Nato sempre più a est e sul commercio con la Cina, che gli interessi transatlantici coincidono sempre meno.

Carbis Bay, Cornovaglia sul Mare d’Irlanda

Il primo vertice delle sette più importanti economie mondiali in presenza fiusita dei protagonisti dall’inizio della pandemia, e la prima visita di Joe Biden in Europa da presidente. Il premier britannico Boris Johnson, padrone di casa, ha esteso l’invito anche ad Australia, Corea del Sud e India, e non è un caso si tratti dei principali competitor della Cina nel quadrante dell’indopacifico. La volontà di contenere l’ascesa di Pechino sarebbe un denominatore comune, ma molto a parole.

Amicizie pericolose e firme incerte

Multilateralismo dopo America first

Ambiente (vedi l’irriguardoso monumento di rifiuti da riciclare dedicato ai sette), commercio internazionale e la global tax, la tassa alle multinazionali tecnologiche approvata pochi giorni fa dai ministri delle finanze del G7 ma ancora da venire.

Fil rouge

Ma il vero filo rosso sarà – almeno nelle intenzioni Usa – il rilancio del multilateralismo. E il primo banco di prova per Joe Biden che nei primo assaggi di politica estera aveva suscitato non poche perplessità almeno europee. Nel corso del tour europeo di una settimana Biden parteciperà anche al vertice Nato, e incontrerà, oltre ai leader europei, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello russo Vladimir Putin.

Dopo ‘America first’ cosa?

Il messaggio di Biden per tutti: dopo quattro anni di isolamento trumpiano, gli Stati Uniti sono vogliono tornare a guidare un mondo in profonda trasformazione. Ma non è detto che il mondo sia ancora d’accordo.

G7 anti-Cina?

«Logoro, poco rappresentativo, superato: da tempo il G7 non gode di buona stampa», scrive. Forse neppure di buona salute. Intanto la rappresentatività. Dal rappresentare il 70% al 40% del PIL globale al modesto 40% attuale, e -l’accusa di molti- non riflette più gli attuali equilibri globali. «Anche per questo a stupire del vertice è la lista degli invitati» l’osservazione dell’istituto del gli studio di politica internazionale.

Lista invitati molto sospetta

Lista degli invitati decisamente sospetta: con eccezione della Russia, la cui partecipazione è sospesa dal 2014 in seguito alla guerra in Ucraina, sono presenti invece Australia, India, Corea del Sud, Sudafrica (che partecipano al G20) e sultanato del Brunei, attuale presidente di turno dell’ASEAN. «Una forte componente asiatica destinata a orientare il baricentro dei temi geopolitici sul tavolo, con l’obiettivo evidente di contenere la Cina».

Peggio, conclusioni già scritte

A vertice non ancora iniziato, è circolata una bozza del comunicato finale in cui i partecipanti chiederanno all’Organizzazione mondiale della sanità un’indagine nuova e sulle origini del coronavirus. Ieri la stessa richiesta era trapelata da una bozza della dichiarazione del vertice Ue-Usa (previsto a Bruxelles nei prossimi giorni). Poi la fiction della rinuncia i brevetti sui vaccini: I brevetti restano e -secondo Bloomberg-, il G7 si impegnerà a fare carità al mondo povero con un miliardo di dosi di vaccino anti Covid entro il prossimo anno.

Un fronte unito su cosa?

«L’America è tornata e le democrazie sono unite per affrontare le sfide del futuro», ripete come un mantra Joe Biden, appena sceso dall’Air Force One. Lo ripete convinto che sia vero o come auspicio e scaramanzia, detta all’italiana? üCertamente il 78enne presidente Usa ripeterà a Vladimir Putin e alla Cina quanto sia solida l’alleanza tra Stati Uniti e l’Europa», la valutazione condivisa dai principali analisti internazionali.

Il cuore della ‘Dottrina Biden’

«Un fronte comune tra le due sponde dell’Atlantico per rilanciare una ‘conferenza delle democrazie’ che riunisca paesi dai valori e principi comuni», secondo Thomas Wright e come riferisce ISPI, per vincere la competizione sistemica e di governance con la Cina.
«Oltre i discorsi roboanti i documenti che, come spesso accade alla fine dei grandi vertici, nessuno leggerà» , osserva Gideon Rachman sul Financial Times, «questo vertice si pone come obiettivo anche quello contrastare la narrativa propagandata da Pechino secondo cui l’Occidente è inesorabilmente in declino».

Una leadership globale di democrazie

Un alleanza con le altre democrazie in Asia e in tutto il mondo e una nuova ‘Carta Atlantica’? Democrazia in Asia quali (l’India di Modi è una democrazia)? E i conti atlantici in Europa? Ancora in corso lo scontro sulle importazioni di metalli e sui sussidi concessi ai costruttori aerospaziali Boeing e Airbus, ricorda il New York Times, con dazi reciproci contrapposti. Probabile accordo entro dicembre, ma con la Cina (e anche con la Russia), è ancora tutto da vedere.

Troppe contraddizioni in casa

La Cina usata come questione dirimente è questione pericolosa per Biden. Come osserva ISPI, si passa dai veti del premier ungherese Viktor Orban sulle risoluzioni di condanna a Pechino «all’aria di campagna elettorale che già si respira a Parigi e Berlino». Poi Londra privilegiata Usa che non aiuta ulteriormente.
Biden e Johnson che si dichiarano pronti a firmare una nuova Carta Atlantica, peccato che firma e impegni assunti da Boris, ormai nell’Ue hanno la credibilità di una banconota da tre dollari.

Paolo Magri, Vice Presidente ISPI

«Aspettiamoci dichiarazioni solenni sull’amicizia ritrovata, annunci (speriamo anche azioni) su vaccini, clima, infrastrutture. L’elefante nella stanza è però che fare con Cina (e Russia). Su questo è probabile che l’America rimanga un po’ sola. Nonostante le fanfare, nonostante l’amicizia ritrovata…».

Tags: G7
Condividi:
Altri Articoli
Remocontro