Confessione video del dissidente sequestrato: Bielorussia tra dramma e caricatura staliniana

Diretta della televisione di stato bielorussa in orario di massino ascolto, ed ecco che il giovane dissidente Roman Protasevich, arrestato a Minsk il 23 maggio grazie al dirottamento del volo Ryanair Atene-Vilnius confessa pubblicamente di avere tramato contro la Patria e contro il suo illustre presidente Lukashenko, mai troppo lodato.

Caricatura del peggior stalinismo

Confessione estorta a dir poco. Commedia televisiva indegna al limite del caricaturale per la sua plateale forzatura. Imbecillità politica assoluta segno di paura e non di forza. Tra le altre cose, nel video Protasevich dice di avere cercato di rovesciare il regime, e aggiunge di «aver iniziato a capire che lui [Lukashenko] sta facendo la cosa giusta. Dice inoltre di rispettare il presidente «senza alcun dubbio». Alla fine dell’intervista inizia a piangere e aggiunge di sperare che un giorno potrà sposarsi e avere una famiglia, e svela almeno in parte il ricatto sugli affetti a cui ha dovuto cedere.

Nexta Live su Telegram

Protasevich, 26 anni, è uno dei fondatori di Nexta Live, un canale Telegram diventato fondamentale per la circolazione di informazioni libere in Bielorussia. Come molti giornalisti, intellettuali e oppositori politici, dal 2019 viveva all’estero – in Lituania – per sfuggire alla repressione del regime. Lo scorso autunno era stato accusato dal regime di «atti di terrorismo» per aver contribuito attraverso Nexta a promuovere le enormi proteste contro Lukashenko, accusato di aver manipolato le elezioni del suo sesto mandato presidenziale.

Se sarà ritenuto colpevole delle accuse a suo carico potrebbe trascorrere fino a 15 anni in carcere, mentre Il Post ci ricorda che la Bielorussia è l’unico stato dell’Europa in cui esiste ancora la pena di morte.

Terza puntata tv e servi

Terza puntata di Protasevich in tv dal suo arresto. In una altra intervista aveva definito inutile altre manifestazioni antigovernative da parte delle opposizioni. Per l’intervista-confessione scende in campo addirittura Marat Markov, il capo del canale della televisione di stato bielorussa ed ex membro dell’amministrazione di Lukashenko.

Tags: Bielorussia
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