
Radicale cambio della guardia alla guida di Zagabria, la capitale: nuovo sindaco il giovane ambientalista Tomislav Tomasevic. Nel ballottaggio di domenica delle municipali Tomasevic, leader della coalizione ‘Mozemo’ (Possiamo, in parte ispirata al Podemos spagnolo), ha trionfato con oltre il 68% dei voti, battendo nettamente il principale sfidante, il nazionalista e sovranista Miroslav Škoro, fermo intorno al 31%. Tomašević, che gode anche di una solida maggioranza nell’assemblea municipale, pone fine al dominio di due decenni del sindaco Milan Bandić, deceduto a febbraio.
Il vuoto lasciato dal carismatico e controverso sindaco, accusato da molti di aver creato in vent’anni una rete di clientelismo che lo ha mantenuto al potere –scrive l’agenzia Ansa- ma che ha anche contribuito al declino della capitale croata, ha aperto le porte del municipio cittadino ai verdi, che hanno vinto promettendo una amministrazione cittadina trasparente che punta a battersi contro la corruzione e il favoritismo della classe politica dominante.
«Per tutta la mia vita ho lottato per questa città, contro decisioni sbagliate fatte da chi l’ha presa in trappola e l’ha usata come un bancomat», ha promesso Tomašević.
I grandi perdenti di queste amministrative in Croazia sono i socialdemocratici (Sdp), il cui elettorato vede nei verdi la nuova forza di sinistra che spera ora di imporsi anche a livello nazionale come principale partito di opposizione ai conservatori (Hdz) del premier Andrej Plenković.
L’Sdp è comunque riuscito a mantenersi alla guida di Fiume, che guida senza interruzioni da 31 anni, con la vittoria del vice-sindaco uscente, Marko Filipović, al quale – sempre secondo i primi dati preliminari – è andato oltre il 57%.
I conservatori (Hdz) del premier Plenkovic, che al primo turno si erano confermati come forza dominante a livello nazionale con il 30% delle preferenze e la vittoria in molti piccoli Comuni, conquistano Osijek ma perdono a Spalato, splendido capoluogo dalmata.