Karadzic, l’uomo delle strage di Srebrenica, finirà di scontare l'ergastolo in un carcere britannico
Karadzic, l’uomo della strage di Srebrenica, finirà di scontare l’ergastolo in un carcere britannico

Radovan Karadzic, l’ex leader dei serbi di Bosnia verrà trasferito dal centro di detenzione dell’Aja, a Scheveningen, dove si trova ora. Condannato per il genocidio di Srebrenica, crimini di guerra e contro l’umanità, venne arrestato a Belgrado nel 2008 al termine di una lunga latitanza

A sinistra il generale Mladic, il comandante militare con Karadzic

Karadzic, lo psichiatra pazzo di Pale

Radovan Karadzic, l’ex leader dei serbi di Bosnia condannato in appello all’ergastolo nel marzo 2019 per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, lascerà carcere delle Nazioni Unite di Scheven inge, alla porte dell’Aja, e finirà di scontare la propria pena in un carcere in Gran Bretagna. Lo ha comunicato oggi il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab, rivendicando prima il supporto dato per l’arresto, fino alla disponibilità della cella della prigione dove ora egli sarà recluso.
Come nel caso di altri imputati condannati dalla giustizia internazionale, il Paese di detenzione viene deciso dalla Corte sulla base della disponibilità dei governi che ne sostengono le attività e talora. delle richieste dei detenuti. E può variare nel tempo, con trasferimenti da una nazione all’altra.

A lungo latitante in casa

Karadzic, 75 anni, psichiatria di formazione, fu arrestato a Belgrado, mentre viaggiava a bordo di un autobus, il 21 luglio 2008 al termine di una lunga latitanza condotta in Serbia sotto falso nome (Dragan Dabic) e favorita da appoggi, coperture e protezioni. Il processo all’Aja iniziò nel 2009. Nel 2016 venne condannato a 40 anni di carcere per le atrocità commesse a Srebrenica (8 mila musulmani massacrati), a Sarajevo (assediata per oltre tre anni) e nel resto della Bosnia-Erzegovina, comprese uccisioni deportazioni, persecuzioni, torture, durante la guerra del 1992-1995 nel Paese balcanico.
Due anni fa la sentenza definitiva dei giudici dell’organismo subentrato al Tribunale penale per i crimini nella ex Jugoslavia (Tpi), che avevano concluso il suo mandato.

Biografia politica

Nato a Savnik, in Montenegro, nel giugno del 1945, si trasferì a Sarajevo, dove si laureò in Medicina. Aspirante poeta, riporta Repubblica, fu incoraggiato ad entrare in politica dall’intellettuale nazionalista serbo Dobrica Cosic. Nel 1990 fonda il Partito democratico serbo e due anni dopo, quando la Bosnia Erzegovina diventa uno Stato indipendente, proclama la creazione della Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina (poi Republika Srpska), con capitale nella Sarajevo serba, Capajebo in caratteri cirillici, sulle alture della capitale, nella cittadina di Pale, e ne divenne presidente.

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AVEVAMO DETTO

Tags: Balcani Bosnia
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