
L’India con bugia governativa denuncia l’enormità di 400 mila contagi al giorno, e sono dati molto più bassi del reale secondo diversi studi internazionali.
L’arroganza della politica voleva credere, nonostante il monito degli scienziati, che l’India fosse sfuggita a una seconda ondata. Perché? Risposta del Corriere della Sera: «La lunga campagna elettorale, iniziata a fine febbraio e conclusasi qualche giorno fa, è considerata dagli esperti uno dei motivi per cui l’India è passata dall’illusione di aver raggiunto l’immunità di gregge tra gennaio e febbraio, quando i contagi erano sotto i 10 mila al giorno, alla situazione catastrofica odierna. In questo lasso di tempo ci sono stati i comizi oceanici svolti in cinque Stati».
«Il 6 aprile, per esempio, 800 mila persone hanno assistito nel Bengala occidentale a un discorso del premier Modi, e tra loro ben pochi indossavano la mascherina. Ma sono stati disastrosi anche i grandi raduni sportivi e religiosi come la sfida di cricket tra India e Inghilterra in Gujarat con oltre 130 mila tifosi ammassati e le immersioni di massa nel Gange per il Kumbh Mela che doveva durare dal 14 gennaio al 27 aprile ma è stato sospeso con dieci giorni di anticipo proprio a causa della pandemia».
Arroganza irresponsabile punita. Il Bharatia Janata Party (Bjp), il partito del premier Narendra Modi, perde la sfida nelle elezioni locali in alcuni Stati chiave, bocciato proprio per la gestione della pandemia. In Kerala, Bengala occidentale e Tamil Nadu il Bjp non è riuscito infatti a scalzare le amministrazione uscenti, guidate dall’opposizione ed ha vinto solo in Assam dove già governava.
La lunga campagna elettorale, iniziata a fine febbraio e conclusasi qualche giorno fa, è considerata dagli esperti uno dei motivi per cui l’India è passata dall’illusione di aver raggiunto l’immunità di gregge tra gennaio e febbraio, quando i contagi erano sotto i 10 mila al giorno, alla situazione catastrofica odierna. In questo lasso di tempo ci sono stati i comizi oceanici svolti in cinque Stati.
Non è tutta colpa di questo governo. «Le strutture ospedaliere statali sono sotto gli standard minimi perché negli ultimi 15 anni si è investito solo l’uno per cento del Pil nella salute pubblica», denuncia Carlo Pizzati. «Il governo punta il dito sulla variante B.1.617 il cui comportamento è allo studio. È vera la logica inversa: abbassare la guardia con troppo ottimismo, consentendo maxi-focolai in comizi elettorali e raduni religiosi, ha fatto sviluppare e diffondere la variante». Nel Paese massimo produttore di vaccini al mondo, dove sabato si è aperta la vaccinazione tra 18 e 45 anni, perché non ci sono abbastanza dosi? E perché solo il 10% della popolazione ha avuto un’iniezione?
Intanto, la diatriba sul prezzo delle dosi alle cliniche private ha attirato dure critiche sul proprietario, il multimiliardario Adar Poonawalla, costretto da minacce di morte a fuggire col suo jet privato in un esilio temporaneo a Londra.