Diplomazia col pennacchio: Ucraina, Turchia e clima. Usa-Russia ancora sgarbi
Diplomazia col pennacchio: Ucraina, Turchia e clima. Usa-Russia ancora sgarbi

Europa-Asia-mondo. Girandola di incontri con gli attivissimi Macron e Merkel: summit con Xi in preparazione della Cop26 a Glasgow (foto di copertina). La Russia reagisce alle sanzioni di Washington, espelle dieci diplomatici e sollecita gli Usa a richiamate il suo ambasciatore. Kerry a Shanghai, la vignetta sotto.

Da China Files

Ritorno alla diplomazia degli stati e delle Superpotenze

Clima pericoloso per la pace in Europa, con protagonisti di casa e non, ma che la fanno da padroni. La Russia reagisce alle sanzioni di Washington sui cyber attacchi di cui è accusata a suo dire ingiustamente, espelle dieci diplomatici americani e “raccomanda” che l’ambasciatore Usa venga richiamato in patria per consultazioni con il suo governo. Nell’armamentario della rappresaglia russa figurano anche un giro di vite sulle ong americane che operano a Mosca; e una lista nera di funzionari governativi americani a cui viene negato l’ingresso.

Europa tra Turchia e Ucraina

Rimanendo in Europa,  Anna Maria Merlo sul Manifesto elenca: escalation di tensioni anche con la Turchia, dopo la figuraccia Ue a Ankara per il sofagate, e un altro mezzo incidente sull’Ucraina, che ha costretto la presidente della Commissione, Ursula von der leyen, ad ammettere di aver sbagliato a far declinare un invito a Kiev per fine agosto con una sbrigativa lettera firmata dal suo capo gabinetto (invito invece accettato dal presidente del Consiglio, Charles Michel, e l’amore tra i due si consolida).

Ucraina amore americano, Francia Germania a stemperare

Ieri, Emmanuel Macron ha ricevuto all’Eliseo il presidente dell’Ucraina, Zelensky, con al telefono Angela Merkel, dedicato ai rischi di escalation con la Russia. Qualcosa di un po’ meno bellico nella sostanza di quanto dichiarato anche in sede Nato dal neo Segretario di Stato Usa Blinken. Le truppe che si ammassano ai confini, da una parte e dall’altra. «Misure appropriate» secondo Mosca per rispondere alla Nato che questa settimana ha tenuto una riunione d’emergenza con l’Ucraina, assicurando Kiev del suo appoggio. Appoggio quanto e come? Una guerra per Kiev?

Ucraina nella Nato mossa pericolosa

La parte militare Nato molto ‘prudente’ sull’entrata dell’Ucraina nella Alleanza, assieme all’Unione che non si sogna neppure di allargamento ad altri Stati Post comunisti, e che non prevede nuove sanzioni a Mosca. Ed ecco la ‘diplomazia col pennacchio’, tra ambasciatori e capi di Stato. «Francia e Germania scendono in campo, nel ruolo di mediatori del ‘formato Normandia’, cercando uno spazio per gli europei». Ma l’Ue, teme Anna Maria Merlo, «fa la parte di un erbivoro in un mondo di carnivori». Merkel e Biden, hanno confermato il sostegno a «sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina», che vuole dire tutto e niente, sperando che le zanne esibite siano solo un ringhiare

Ritiro delle truppe, ma quali?

In Ucraina la tregua dell’estate del 2020 sta saltando: dall’inizio dell’anno ci sono stati 29 soldati ucraini e 20 separatisti pro-russi del Donbass uccisi. il ministro degli esteri ucraino ha chiesto a Stoltenberg di non ripetere l’errore del 2014, quando l’occidente si era fatto sorprendere dall’azione della Russia in Crimea e nel Donbass. Una lettura dei fatti e della Storia unilaterale, come spesso accade. Un po’ come la minaccia delle truppe ai confini. Quali? La maxi esercitazione Nato con trentamila militari di Defender Europe sino ai confini della Russia, o quelle russe sul lato opposto? Di fatto, tensioni Usa-Russia sono sempre più forti, dall’Ucraina alla Siria, alle accuse di ingerenza elettorale, allo spionaggio, ai cyber-attacchi, a Navalny.

Europa americana quanto?

Lo spazio di mediazione si restringe con gli europei presi sempre più nel mezzo. Qualche fastidio per le pressioni un po’ troppo minacciose di Washington sul gasdotto Nord Stream2, e un po’ troppo Ucraina. Ma Vienna e Praga hanno offerto di ospitare il summit proposto da Biden a Putin in un paese terzo, mentre i Baltici sempre anti russi , chiedono nuove sanzioni contro Mosca. E la Slovenia che da luglio avrà la presidenza del Consiglio Ue, ha aggiunto confusione, con un documento «fantasma» al presidente Charles Michel, dove progetta la «disintegrazione finale dell’ex Jugoslavia attraverso la dissoluzione pacifica della Bosnia». https://www.remocontro.it/2021/04/16/la-slovenia-ridisegna-la-ex-jugoslavia-divide-la-bosnia-e-unisce-kosovo-e-albania/

Diplomazia anche sul clima

Diplomazia degli Stati anche sul clima, in vista della Cop 26 di novembre a Glasgow. La Cina con una video-conferenza tra Xi Jinping, Macron e Merkel, su invito francese. Discutere della lotta al riscaldamento climatico, ma anche per non lasciare troppo spazio politico libero a Biden. Che a sua volta muove verso la Cina. L’inviato di Biden per il clima, John Kerry, a Shanghai per il vertice sul clima organizzato dagli Usa il 23-24 aprile. «Non c’è nessuna competizione con gli Usa» è stato costretto a dire il Quai d’Orsay –le bugie in diplomazia sono ‘verità aggiustate’-, che subito sottolinea che gli europei intendono restare il «motore» delle ambizioni climatiche, ricordando a Washington il suo ancora recente Trump.

A settembre, prima di Glasgow, Macron potrebbe accompagnare Merkel in Cina che dovrebbe segnare l’ultimo viaggio del suo mandato alla Cancelleria, prima delle elezioni tedesche.

Tags: diplomazia
Condividi:
Altri Articoli
Remocontro