Tokyo scaricherà l'acqua radioattiva in mare. Sushi alla Fukushima. Corea e Cina protestano
Tokyo scaricherà l’acqua radioattiva in mare. Sushi alla Fukushima. Corea e Cina protestano

Il governo giapponese ha deciso di rilasciare nell’Oceano Pacifico l’acqua contaminata, radioattiva, fino ad oggi impiegata per raffreddare i reattori danneggiati dall’incidente nucleare di Fukushima. Corea del Sud e Cina protestano. Seul convoca l’ambasciatore giapponese. Pechino: ‘Non scarichi l’acqua senza intesa’

‘Chi se ne frega’ in giapponese

La netta opposizione dell’opinione pubblica, dell’industria della pesca e dei rappresentanti dell’agricoltura locale, oltre che dei Paesi vicini che quel pezzo di oceano pacifico condividono. Ma un po’ di tutti noi visto che i vasi e gli oceani sono comunicanti e che il pescato che tutti noi mangiano, certamente anche da quei mari proviene.  che e il pescato. Ma il premier Yoshihide Suga, un personaggio da ricordare per eterna vergogna, mussolinianamente ‘se ne frega’, e a 10 anni esatti dalla catastrofe del marzo 2011, decide di ripulire il suo territorio da una quantità enorme di acqua radioattiva semplicemente versandola nel mare di tutti.

Tra il folle e il criminale

Il ministero degli Esteri sudcoreano ha convocato l’ambasciatore giapponese Koichi Aiboshi presentando una protesta formale dopo Seul «si oppone con forza» al rilascio in mare di oltre 1,25 milioni di tonnellate di acqua contaminata dalla centrale nucleare di Fukushima.

1,25 milioni di tonnellate, solo ‘un po’ radioattive’

Tokyo “rilascerà l’acqua radioattiva dopo averla diluita a livelli non dannosi per l’uomo. Ma la diluizione non cambierà il totale di radioattività dispersa”, ha denunciato a Seul un’alleanza di 31 gruppi civici anti-nucleare e pro-ambiente.

La Cina si arrabbia e si ‘riserva’

La Cina ha esortato il Giappone a non rilasciare in mare l’acqua radioattiva trattata e accumulata in 10 anni nella centrale «senza autorizzazione o controllo da parte di altri Paesi e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’Aiea». «La Cina si riserva il diritto di dare ulteriori risposte alla mossa di Tokyo», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. Gli Usa avrebbero mostrato comprensione verso il piano giapponese, loro sono abbastanza lontani, ma Zhao ha espresso scetticismo al riguardo, sostenendo che «anche Washington attribuisce importanza alle questioni ambientali».

La Commissione europea stranita

«Siamo al corrente della decisione presa dal governo del Giappone di riversare le acque radioattive della centrale nucleare di Fukushima nell’Oceano Pacifico», ammette un portavoce della Commissione europea. «La Commissione si aspetta che le autorità nipponiche garantiscano la piena sicurezza nell’operazione di sversamento in piena conformità con i suoi obblighi nazionali e internazionali». Senza però spiegare come mai ciò sarebbe possibile.

Greepeace: ‘sono tutti matti’

Greenpeace Giappone condanna con forza la decisione del governo Suga. «Questa decisione ignora e viola completamente i diritti umani e gli interessi della gente di Fukushima e in generale del Giappone e della parte di Asia che si affaccia sul Pacifico», denuncia Greenpeace. «Il governo giapponese ha preso la decisione del tutto ingiustificata di contaminare deliberatamente l’Oceano Pacifico con acqua radioattiva. Ha ignorato sia i rischi legati all’esposizione alle radiazioni che l’evidenza della sufficiente disponibilità di stoccaggio dell’acqua contaminata nel sito nucleare e nei distretti circostanti».

Il governo e gli amici del nucleare

«Invece di usare la migliore tecnologia esistente per minimizzare i rischi di esposizione a radiazioni immagazzinando l’acqua a lungo termine e trattandola adeguatamente per ridurre la contaminazione, si è deciso di optare per l’opzione più economica, scaricando l’acqua nell’Oceano Pacifico». Greenpeace, si legge nella nota, è al fianco della gente di Fukushima, comprese le comunità di pescatori, nei loro sforzi per fermare questi piani.

Inquinamento radioattivo continuo

La manutenzione giornaliera della centrale di Fukushima Daiichi genera l’equivalente di 140 tonnellate di acqua contaminata, che – nonostante venga trattata-, continua a contenere il trizio, un isotopo radioattivo dell’idrogeno. Poco più di 1.000 serbatoi si sono accumulati nella area adiacente all’impianto, l’equivalente di 1,25 milioni di tonnellate di liquido, e secondo il gestore della centrale, la Tokyo Electric Power (Tepco), le cisterne raggiungeranno la massima capacità consentita entro l’estate del 2022.

Memoria dell’accaduto

Il triplice disastro di Fukushima è stato innescato dal terremoto di magnitudo 9 e il successivo tsunami, che ha provocato il surriscaldamento del combustibile nucleare, seguito dalla fusione del nocciolo all’interno dei reattori, a cui si accompagnarono le esplosioni di idrogeno e le emissioni di radiazioni.

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UN MESE FA AVVERTIVAMO

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