Bulgaria, stufi di essere ultimi nell’Ue, votano la voglia di cambiare
Bulgaria, stufi di essere ultimi nell’Ue, votano la voglia di cambiare

Alle elezioni parlamentari il partito conservatore di Borisov, il discusso premier uscente al potere da 10 anni, scende al 25% e perde quasi 10 punti. La sorpresa è l’exploit del conduttore televisivo Trifonov. Gli exit poll dicono che i partiti di protesta antigovernativi hanno fatto meglio del previsto.
Il sostegno al partito GERB di Borisov è stato eroso da una serie di scandali, con le proteste dello scorso anno che accusavano il governo di proteggere gli oligarchi.

Lo showman che sfida il premier

Gli exit poll suggeriscono che un nuovo gruppo populista, «C’è un popolo come questo», guidato dal conduttore di talk show Borisov Slavi Trifonov, ha ottenuto circa il 17%, superando partito socialista il tradizionale principale forza di opposizione. Il partito della minoranza turca Movimento per i diritti e le libertà, segue con circa l’11%. Tra le formazioni che hanno sostenuto e in parte promosso alle manifestazioni popolari di protesta dell’anno scorso, indicativo il nome scelto dalla coalizione di sinistra: «In piedi! Mafia fuori!».

Borisov Slavi Trifonov, il Beppe Grillo bulgaro

Poche certezze e molti punti interrogativi

Come previsto, il partito conservatore Gerb del premier uscente Boyko Borissov, esce indebolito rispetto alle elezioni del 2017. Effetto delle proteste di piazza protrattesi per diversi mesi nel 2020, con Borissov, e il procuratore generale Ivan Ghescev, accusati apertamente di favorire gli interessi degli oligarchi e della mafia e non quelli dei cittadini, con le nomine, con le tangenti e con le sue complicità.

Sette diverse formazioni politiche

Il voto di protesta contro Gerb si è espresso soprattutto nel grande successo del neocostituito partito populista «C’è un popolo come questo», dello showman televisivo Slavi Trifonov, una sorta di Grillo di Bulgaria, che, stando ai dati finora disponibili, sarebbe la seconda forza politica con il 17,1% dei consensi. Il voto contro il governo si è anche sparpagliato in diversi partitini che non hanno superato la soglia del 4% per entrare in parlamento. Batosta per il partito socialista Bsp, con appena il 16,7% dei voti, minimo storico per i socialisti.

Vince politicamente il presidente

A uscire rafforzato dal voto è in definitiva il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, grande avversario della linea politica del premier Borissov, e che si era schierato a fianco dei manifestanti antigovernativi nei mesi scorsi. Sarà molto difficile formare un nuovo governo di coalizione a Sofia senza una grande disponibilità al compromesso da parte delle forze politiche. Diversi analisti prevedono una persistente instabilità politica che potrebbe sfociare in nuove elezioni entro un anno, un anno e mezzo.

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AVEVAMO DETTO

2013, Berlusconi bulgaro alla corte di Simeone II. Pasticci regali e la ‘Internazionale azzurra’. https://www.remocontro.it/2013/12/03/berlusconi-bulgaro-come-leditto-alla-corte-di-simeone/

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