Riecco Kim: la Corea del Nord saluta Biden con due missili balistici
Riecco Kim: la Corea del Nord saluta Biden con due missili balistici

Kim Jong-un, quasi dimenticato tra Covid e vaccini che mancano, ricorda al mondo che la sua Corea nucleare è uno dei punti di crisi globali  e lancia due missili balistici a corto raggio in direzione del Giappone. Il primo test balistico eseguito da Pyongyang, dopo l’insediamento del presidente Usa, Joe Biden, e riaccende i riflettori su uno dei più complessi dossier internazionali, ad alimentare -il timore di molti-  il confronto sempre più aspro tra Stati Uniti e Cina.

Con Cina e Usa ai ferri corti, riecco Kim Jong-un

La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio in direzione del Giappone poco dopo le esercitazioni militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud e la visita a Seoul del segretario di Stato americano, Antony Blinken, e della Difesa, Lloyd Austin. Immediato allarme dei Paesi direttamente minacciati dalla Corea del Nord. Per il primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, «a rischio la pace e la sicurezza in Giappone e nella regione». Il ministro sudcoreano Chung Eui-yong, si è limitato a «profonda preoccupazione». A Seul c’era anche il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che ha chiesto una rapida ripresa del dialogo. Pechino invita al dialogo, unica via per arrivare a una «soluzione politica». Ma gli Stati Uniti hanno risposto con indifferenza: «Business as usual», ha commentato Biden.

Piccoli missili per fare la voce grossa

Secondo gli analisti, l’obiettivo sarebbe quello di sempre: provocare Washington per attirarla/costringerla al tavolo negoziale, dove chiedere aiuti economici in cambio di concessioni di facciata sul dossier nucleare, senza però rinunciare al proprio potenziale bellico.

La dottrina Biden verso l’Oriente

Nelle prossime settimane, l’Amministrazione Biden definirà la propria dottrina nei confronti di Pyongyang. Durante il recente viaggio in Giappone e Corea del Sud, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha criticato aspramente il programma nucleare della Corea del Nord e la violazione dei diritti umani nel Paese e ha spinto la Cina a usare la sua «enorme influenza» per convincerla a denuclearizzare.

Dopo il ‘killer Putin’ il ‘delinquente Kim’

Biden che aveva definito Kim un «delinquente», difficilmente accetterà un vertice faccia a faccia, a meno che non ottenga una promessa credibile alla rinuncia all’atomica. «Biden non farà un reality show in stile Trump con Kim», afferma Nam Sung-wook, professore dell’Università della Corea del Sud, segnala l’agenzia Agi.

Tentazioni di rilancio

Kim potrebbe essere tentato di alzare ancora il livello delle provocazioni, riprendendo anche i test balistici a lungo raggio. Questo innescherebbe la condanna della comunità internazionale, ma il dittatore potrebbe scommettere sulla protezione della Cina, sempre più in rotta con gli Stati Uniti.

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