
La Dignitas aveva ottenuto l’utilizzo della certosa per diciannove anni in una gara d’appalto indetta del ministero dei beni culturali. Ma quando al Mibact, hanno capito che Benjamin Harnwell, più che uno studioso pronto a fare di Trisulti un luogo di confronto sulle radici cristiane dell’Europa, era uno dei principali sostenitori del verbo populista di Bannon, deciso a trasformare il monastero in un centro di formazione politica per sovranisti, sono corsi ai ripari, revocando l’assegnazione del monumento alla Dignitas.
Assegnazione ottenuta dalla ‘Dignitatis Humanae Institute’, con dichiarazioni preliminari ed impegni assunti rivelatesi poi in parte false, sostiene il ministero che ricorre alla magistratura. Bega giudiziaria da allora, con ricaschi politici e persino tensioni interne all’allora governo Conte uno, quello a partecipazione predominante leghista. Una prima sorprendente sentenza favore degli ‘affittuari’ da parte del Tar dei Frosinone e ora, la decisione definitiva del Consiglio di Staro con il ritorno del monumento ad esclusivo uso dei beni culturali italiani.
Alla fine di questa triste storia (forse al Mibact potevano prestare maggiore attenzione prima), i seguaci di Bannon devono lasciare la splendida abbazia di Trisulti. Nessuna accademia dei ‘sovranisti de noantri’ , o il suggerimento un po’ maligno a chiedere ospitalità in qualche resort americano di Trump. Importante, oltre le polemiche, il ritorno di questo tesoro del passato alla possibile fruizione della collettività.
Ma con progetti seri realizzabili in tempi decenti, a tutelare quello scrigno monumentale del duecento che rischiava di venirci sottratto.
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