Donne d’Albania rivolta delle «tre P»: Patriarkat, Pandemi e Pabarazi, diseguaglianze
Donne d’Albania rivolta delle «tre P»: Patriarkat, Pandemi e Pabarazi, diseguaglianze.

Il nuovo femminismo albanese contro lo Stato delle «tre P»: Patriarkat, Pandemi, Pabarazi, da tradurre soltanto l’ultima P, diseguaglianze in albanese. La pandemia ha allargato ancora di più il gap tra donne e uomini. E la crisi economica legata alla pandemia che colpisce soprattutto le donne, e tutte le infinite diseguaglianze di genere, i collettivi in corteo a Tirana.

Iconografia dell’Albania comunista

Donne contro lo Stato delle «tre P»

Occasione l’8 marzo, ma è già una rivoluzione l’essere uscite allo scoperto, perché nell’Albania delle città, la modernità apparente è tutta occidentale, ma nel dettagli delle case e dei luoghi di lavoro è ancora il maschio e il clan della famiglia allargata a imporre le sue regole. Ed ecco lo slogan: «Rendere pubblico il privato», racconta Christian Giacinto Elia sul Manifesto.

Amore o lavoro non pagato?

«Loro lo chiamano amore, noi lo chiamiamo lavoro non pagato», recita il cartello di una manifestante. Poi: «Patriarcato, Pandemia, e Pabarazi, diseguaglianze», le tre P della Prepotenza maschile, con le P che sarebbero almeno 4.

«La manifestazione era simbolica, non abbiamo voluto esporre le donne ai rischi della pandemia, ma nonostante le condizioni attuali volevamo appropriarci simbolicamente dello spazio pubblico in Piazza Skanderbeg per dare i nostri messaggi. Rendere pubblico il privato con l’esposizione di un messaggio dai balconi e dalle finestre delle nostre case, anche con un video».

Il peso maggiore anche della Pandemia sulle donne

Donne albanesi che hanno preso in mano il loro futuro e, forse non sarebbe male, anche quello del paese. L’attualità drammatica del virus. «Il peso maggiore della pandemia è stato sopportato dalle donne», e non solo in Albania. «Le donne hanno sostituito lo Stato sociale (spesso inesistente o inadeguato), prendendosi cura dei malati e della parte più fragile della società». «Il Covid ha mostrato le fragilità della società». «Per tutto questo c’è bisogno di uno stipendio per le mansioni di casa», ed è atto politico.

Le politiche neoliberiste del governo

«PPP rappresenta il volto più aggressivo delle politiche neoliberaliste che il governo ha messo in atto negli ultimi anni per gestire il bene pubblico. Noi abbiamo tirato un parallelo dicendo che il PPP delle donne è Patriarcato, Pandemia, Ineguaglianza e le politiche neoliberali mettono il profitto davanti alla vita umana e questo si ripercuote in modo disproporzionale sopra le spalle delle donne».

«Governi che non hanno mai avuto la sensibilità per prendersi cura della vita».

Capitalismo braccio economico del patriarcato

«La riduzione dello Stato sociale e dei servizi pubblici, la mancanza di assistenza sociale, concentrazione delle risorse nel settore private sono politiche che hanno strangolato le categorie più emarginate, tra cui le donne delle periferie con redditi bassissimi, le donne lavoratrici, le donne Lbt, donne sopravvissute a violenze sessuali». «Donne che per condizione economica sono costrette a convivere con il loro aggressore, donne che si prendono cura di altre persone malate in casa. In fondo il capitalismo selvaggio è il braccio economico del patriarcato».

Poi, lo specifico albanese

«C’è tanto lavoro da fare in Albania: una società tradizionale, dogmi moralisti radicati nei secoli, che considerano la donna come un essere di seconda mano; l’onore del patriarcato, i matrimoni combinati dal padre».

Poi la società neoliberale delle privatizzazioni. «Pandemia teoricamente gestita dallo Stato, mentre i servizi fondamentali per la vita come l’educazione e la sanità sono progressivamente passate alla gestione del privato. Le donne sono coinvolte in prima linea». Slogan appeso alla finestra “Rifiuto le mansioni di casa”, alcuni uomini si sono sentiti minacciati, ma anche alcune donne hanno reagito male, «ormai assimilate dalle norme patriarcali, stampelle di una società prevalentemente tradizionale-patriarcale-capitalista».

Non lotta di classe ma di genere

Niente femminismo liberale. «Nonostante siamo donne, viviamo la violenza e la discriminazione in maniera diversa, a causa dello status sociale o della posizione geografica o della qualifica professionale».L’Albania al femminile del dopo comunismo pastorale alla Enver Hoxa: «Le donne albanesi la cui vita fino ad allora si circoscriveva dentro le mura di casa, con scarsa istruzione, finalmente avevano accesso all’educazione e all’occupazione in maniera tendenzialmente uguale agli uomini». Per quei tempi fu un grande passo avanti.

Dittatura e sistema piramidale del potere

Nonostante questo, le donne sono rimaste le uniche a occuparsi degli figli e della casa, in aggiunta al lavoro nella sfera pubblica. «L’aspetto più problematico della condizione della donna sotto la dittatura era la vita asfissiata dalla mancanza di libertà, e il sistema piramidale del potere, con la figura del Dittatore-Uomo, si rifletteva nella società a partire dalla famiglia. Dobbiamo ai nostri genitori e ai nostri nonni il rifiuto totale di ogni forma di oppressione, anche quando arriva dalle politiche dell’odierno sistema capitalistico».

Molto interessante l’Albania al femminile che si sta delineando. Ottimo seguito dell’8 marzo.

Tags: Albania donne
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