Congo, tutto iniziò con l’uccisione golpista Cia-belga di Lumumba
Congo, tutto iniziò con l’uccisione golpista a spinta Cia e belga di Lumumba

Congo. La decomposizione iniziò dalla morte di Lumumba, primo e ultimo leader eletto democraticamente. Promemoria storico di una delle tragedie più sporche della Guerra fredda. Con il massacro dei 13 aviatori italiani in missione Onu a Kindu
E l’analisi sul Manifesto di Raffaele K. Salinari, per una ventina di anni in Africa Asia ed America Latina come medico responsabile di diversi programmi di sviluppo socio-sanitari.

Patrice Émery Lumumba

Patrice Émery Lumumba (Onalua, 2 luglio 1925 – Katanga, 17 gennaio 1961) è stato un politico della Repubblica Democratica del Congo. Fu primo ministro tra il giugno ed il settembre del 1960.
Ci si è molto interrogati sul ruolo delle potenze occidentali, in particolare degli Stati Uniti, nella morte di Lumumba, con il pretesto che la sua politica filocomunista faceva temere una deriva dell’ex Congo Belga verso l’URSS. In effetti Lumumba fece appello ai sovietici, al momento della guerra del Katanga, perché l’ONU non rispose alle sue richieste di aiuto militare per mettere fine alla guerra civile.
Oggi si sa che la CIA aiutò finanziariamente gli avversari di Lumumba e fornì armi a Mobutu. Anche il governo belga riconobbe nel 2002 la propria responsabilità nella morte di Lumumba: “Alla luce dei criteri applicati oggi, alcuni membri del Governo di allora ed alcuni personaggi belgi dell’epoca portano una indiscutibile responsabilità nella morte di Patrice Lumumba”.
Il generale Gerard Soete ha descritto come Lumumba fu ucciso per mano dei suoi sottoposti. «Avevamo fucilato Lumumba nel pomeriggio – racconta Soete alla commissione parlamentare belga incaricata delle indagini a 40 anni di distanza dall’omicidio-. Poi tornai nella notte con un altro soldato, perché le mani dei cadaveri spuntavano ancora dal terriccio. Prendemmo l’acido che si usa per le batterie delle automobili, dissotterrammo i corpi, li facemmo a pezzi con l’accetta; poi li sciogliemmo in un barile, facendo tutto di fretta, perché non ci vedesse nessuno».

La decomposizione con la morte di Lumumba

«L’uccisione a Goma, nella regione dei Grandi Laghi congolese, dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio e di un militare dell’Arma dei Carabinieri in forze alla missione Onu Monusco, riaccende i riflettori su una guerra civile strisciante che da oltre un quarto di secolo insanguina quella parte del mondo. Dalla morte del dittatore Mobutu nel 1997, infatti, quello che al tempo si chiamava Zaire, oggi Repubblica democratica del Congo, ha conosciuto un costante processo di scomposizione territoriale, favorito da interessi multinazionali ben precisi, e che si servono di interposte fazioni paramilitari per continuare imperturbati a fare i loro interessi di parte sulla pelle delle popolazioni locali».

La Prima Guerra Mondiale Africana

Scoppiata nel 1996 nella Repubblica democratica del Congo per via di spinte secessioniste proprio nella regione di Goma, innescata dall’espansionismo del piccolo Ruanda degenerò ben presto in un conflitto interstatuale che ha visto coinvolti anche Uganda, Angola, Burundi, Zimbabwe e Namibia. Quattro, cinque milioni di morti e altrettanti rifugiati interni liquidati come diatribe inter-etniche.
Occhi coloniali delle multinazionali
«In realtà, come sempre, trasparivano chiaramente i forti interessi economici e geopolitici internazionali, in particolare quelli delle multinazionali legate al controllo delle materie prime tra cui, il coltan, la lega di colombite e tantalite adoperata per la fabbricazione di cellulari, computer portatili, fibre ottiche, strumentazioni per l’industria aerospaziale, data la sua caratteristica di superconduttore, e degli immancabili diamanti».

Congo Belga, il peggior colonialismo d’Africa

«Si può dire che tutto comincia dalla morte di Patrice Lumumba, il primo e ultimo leader congolese eletto democraticamente nel lontano 1960, e subito destituito con un colpo di stato, a guida statunitense e belga, dall’allora tenente colonnello Joseph Desiree Mobutu, poi divento il più longevo dittatore africano […]

Katanga e l’assassinio del segretario Onu Dag Hammarskjöld

«…a fronte della volontà popolare a sostegno della linea politica di Lumumba, intenzionato a ridistribuire ai congolesi almeno una parte dei proventi derivati dall’estrazione mineraria, gli appetiti attorno alle materie prime strategiche del tempo, in particolare il rame ed il cobalto, scatenarono una secessione nella zona sud, il Katanga che innescò una prima guerra civile in cui venne ucciso in un attentato aereo, preparato dai servizi segreti statunitensi e belgi, niente meno che l’allora Segretario generale dell’Onu Dag Hammarskjöld, in volo verso Kinshasa per coordinare l’intervento dei Caschi Blu in favore del Governo legittimo».

Il massacro di Kindu

In quella grave crisi internazionale, l’11 novembre 1961 furono trucidati tredici aviatori italiani che facevano parte del contingente Onu.

La cleptocrazia di Mobutu

«La lunga cleptocrazia di Mobutu, 1961-2016, ha tenuto nella morsa del terrore questo gigante africano ben sette volte l’Italia, impoverendo oltremodo la popolazione e distruggendo sistematicamente ogni embrione di democrazia partecipativa».

Tags: Belgio Cia Congo
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