Ancora vaccini come arma: Israele in cambio della giovane rilasciata dalla Siria
Ancora vaccini come arma: Israele in cambio di una giovane rilasciata dalla Siria

Dopo il blocco israeliano allo Sputnik russo per Gaza in cambio dei resti di vittime e prigionieri, ora il bis e sempre Israele ad detenere l’arma vaccino. Addirittura mediazione di Putin e 1,2 milioni di dollari per 200 mila dosi da consegnare a Damasco, scrive Giordano Stabile su La Stampa

L’insediamento ultra-ortodosso di Modiin Ilit, in Cisgiordani, da cui è fuggita la giovane israeliana

Anche vaccini in cambio di una giovane rilasciata dalla Siria

«Israele avrebbe comperato 200 mila dosi del vaccino russo Sputnik V a favore della Siria, in cambio della liberazione della ventenne entrata in territorio siriano e arrestata due settimane fa. Damasco avrebbe così finalmente a disposizione le prime fiale per cominciare la sua campagna di vaccinazione».
Nello scambio-segnala sempre Giordano Stabile- sono stati rilasciati anche due uomini di origine siriana detenuti nello Stato ebraico ed è stata commutata la pena per una donna drusa del Golan, condannata in Israele.

Espatrio d’amore con l’inganno

La giovane viveva in un insediamento ultra-ortodosso in Cisgiordania, Modiin Ilit, ma si è innamorata di un siriano, conosciuto sul Web, ha rotto con la famiglia e la comunità. Convinta pacifista, voleva fare un gesto umanitario, oltre a raggiungere il suo amore, ed è riuscita a eludere i controlli e a entrare in Siria nella zona del Monte Hermon, poco sorvegliata.
E’ stata subito intercettata e arrestata dai militari siriani nel villaggio di Hader. Forse/probabilmente è caduta in una trappola. In ogni caso, da allora, sono cominciate frenetiche trattative.

Segreto assoluto segreto e mediazione russa

I siriani volevano il rilascio anche di un palestinese legato ad Hezbollah, Diab Kahamuz, 34 anni, accusato di un fallito attentato e di un druso del Golan con cittadinanza siriana. Ufficialmente sono stati rilasciati due “pastori”, arrestati perché avevano oltrepassato il confine per andare a cercare i loro animali, ma fonti palestinesi sostengono che in realtà uno dei due è proprio Kahamuz.
Non è la prima volta che Putin interviene in aiuto a Israele e ha già mediato per il ritorno dei resti di Eli Cohen, il più celebre agente del Mossad, arrestato e impiccato in Siria negli Anni Sessanta.

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