Più di 20mila militari e miliziani stranieri ancora in Siria
Più di 20mila militari e miliziani stranieri in Siria

Più di 20mila tra militari e combattenti di eserciti regolari di cinque Paesi e di milizie provenienti da almeno tre altri Paesi si trovano in Siria, Paese in guerra da dieci anni. Sono i dati di uno studio dal centro di studi strategici siriano Jusoor (‘Ponti’), rilanciato in Italia dall’Ansa e da Analisi Mondo

Centro di studi strategici siriano Jusoor

Una lunga lista di basi militari e postazioni armate, sparse in tutto il territorio siriano, degli eserciti russo, turco, statunitense, iraniano, e quelli delle milizie scite filo-iraniane provenienti dal Libano (Hezbollah), Iraq, Afghanistan. Nella Siria ancora segnata dal conflitto intestino e regionale, si contano 479 basi e postazioni militari straniere.

Gli amici di Assad

Di queste, 131 appartengono alle forze armate iraniane e alle milizie filo-Teheran alleate di Damasco e presenti nel nord, nel centro, nel sud e nell’est mentre 116 installazioni sono degli Hezbollah libanesi sostenuti dall’Iran e concentrati attorno al confine col Libano, nel nord e nella zona a ridosso delle alture contese del Golan vicino a Israele. La Russia, che conta la presenza militare più strutturata in base all’alleanza con Damasco, ha 83 basi e postazioni nella parte costiera, centrale, meridionale, orientale e settentrionale del paese.

Nemici e avversari

La Turchia ha 114 postazioni e basi militari in Siria, per lo più nel nord-ovest e nel nord-est dove ha influenza su territori controllati da milizie siriane, cooptate da Ankara e in funzione anti-curda.
Gli Stati Uniti sono presenti nel nord-est e nell’est, e in piccola parte nel centro-sud, nelle regioni confinanti con l’Iraq.

Tags: Milizie Siria
Condividi:
Altri Articoli
Remocontro