
Il Kazakhstan ha abolito la pena di morte, dopo una moratoria sulle esecuzioni in vigore da circa 20 anni. Lo annuncia il sito ufficiale del governo del paese dell’Asia centrale, che è e resta un regime autoritario. Il capo dello Stato Kassim-Joart Tokaiev ha firmato la ratifica del Patto internazionale sui diritti civili e politici. Questo testo, che lo scorso anno ha ricevuto l’ok del Parlamento kazako, obbliga i firmatari ad abolire la pena capitale all’interno dei propri confini nazionali.
Le esecuzioni sono sospese in Kazakhstan dal 2003, ma i tribunali continuano però a comminare sentenze di morte per alcuni reati tra cui quelli per terrorismo, salvo poi commutarle in carcere a vita. Grande 4 volte la Francia, il Kazakhstan che è una ex repubblica sovietica, ha 18 milioni di abitanti. Nell’ex Urss solo la Bielorussia continua ad applicare regolarmente la pena di morte.
La Russia l’ha abolita di fatto senza però averla proibita ufficialmente
Una Corte d’appello americana ha dato il via libera all’esecuzione di Lisa Montgomery, l’unica donna attualmente nel braccio della morte. Esecuzione prevista il 12 gennaio, ultima settimana di Trump presidente, a sarà la prima detenuta in un carcere federale ad essere giustiziata in quasi 70 anni.
L’ultima donna ad essere giustiziata dal governo americano è stata Bonnie Heady, morta in una camera a gas nel Missouri nel 1953.