
Illusione natalizia, Babbo Natale e la fine dell’anno bisestile, ma sono frottole che ci raccontiamo. Numeri e scienza dicono altro. Oltre mille morti in un giorno per Covid in Germania, pandemia “fuori controllo” in Usa. Gran Bretagna e Francia valutano una nuova stretta. Anche il Brasile sopra i mille morti, l’America Latina oltre le 500 mila vittime.
I due i vaccini cinesi finora più noti sono quelli sviluppati da Sinopharm e SinoVac. «Si tratta di vaccini cosiddetti inattivati – spiega Giulia Belerdelli- che funzionano utilizzando particelle virali non più capaci di replicarsi che vengono riconosciute dal sistema immunitario». Un approccio più tradizionale rispetto alle tecnologie a Rna alla base dei vaccini Pfizer e Moderna, ma con necessità di maggiori controlli di sicurezza, ci dicono. Entrambi, pur essendo ancora in fase di sperimentazione 3, sono già utilizzati in Cina, ‘autorizzati all’uso in condizioni d’emergenza’.
Sperimentazioni cliniche del Sinopharm sono in corso in Argentina, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Egitto, Giordania, Marocco e Perù. SinoVac ha invece accordi con i governi di Indonesia, Turchia, Brasile e Cile. Un altro tipo di vaccino, «basato su un vettore adenovirale sviluppato dall’Accademia delle Scienze Militari e dalla CanSino Biologics», ha all’attivo sperimentazioni cliniche in Messico, Pakistan, Russia, Arabia Saudita. «Pur in mancanza di dati pubblici chiari su efficacia e sicurezza», accusano dal fronte scientifico occidentale, molti Paesi stanno siglando accordi di distribuzione prioritaria.
In prima fila c’è la Turchia, dove sono attesi, già in volo da Pechino, 17 container con il primo lotto di 3 milioni di vaccini SinoVac. Ankara riceverà almeno 50 milioni di dosi del siero cinese e ha inoltre annunciato un’opzione d’acquisto di 30 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech.
Il Brasile del negazionista Bolsonaro che rincorre i 200 morti da Covid. Nei giorni scorsi l’Istituto Butantan di San Paolo ha ricevuto altre 500mila dosi del vaccino sperimentale CoronaVac prodotto da SinoVac, in attesa di autorizzazione sanitaria nazionale. E la vigilia di Natale dalla Cina sono arrivate 5,5 milioni di dosi, grazie all’accordo firmato dal governatore di San Paolo, Joao Doria, col colosso farmaceutico cinese per l’acquisto e la produzione nell’Istituto Butantan del CoronaVac. Il primo vaccino cinese prodotto in America, anche se del sud.
Autorizzazione ufficiale al Sinopharm a metà dicembre da Emirati Arabi Uniti e Bahrain. nLe decisione dei due Paesi del Golfo, aprirà molte altre strade arabe al vaccino cinese, vedi la donazione di Abu Dabi al Cairo di 50.000 dosi, sufficienti a vaccinare 25.000 persone. gli Emirati avevano approvato il siero per l’uso d’emergenza per alcune categorie specifiche, tra cui gli operatori sanitari “esposti in prima linea” nella lotta alla pandemia, ottenendo i primi risultati positivi.
I media statali cinesi hanno riferito che Sinopharm ha ordini di vaccini da oltre 100 paesi, inclusi molti in Africa, ma sono stati riportati pochi dettagli di tali accordi, precisa l’Huffington Post. Il vaccino di Sinopharm è anche sottoposto a test di fase 3 in Giordania, Argentina e altri Paesi, quindi è probabile che siano tra i prossimi ad approvarlo.
«La diplomazia delle fiale va in scena anche in un Paese come l’Iran, il più colpito nella regione dalla pandemia, con 1,2 milioni di casi e circa 55mila morti». La Repubblica islamica è in trattativa con la Repubblica popolare cinese per la fornitura di un milione di dosi di vaccino, mentre la casa farmaceutica statale Shifa Pharmed sta avviando la sperimentazione di una propria formula.
La Mezzaluna rossa iraniana ha annunciato che l’Iran dovrebbe ricevere entro le prossime tre settimane un primo lotto da 150 mila dosi del vaccino Pfizer/BioNTech grazie a un gruppo di filantropi negli Stati Uniti. Ma le autorità iraniane accusano Washington di minare l’accesso ai vaccini occidentali insistendo nella loro politica di sanzioni.
Il presidente Xi Jinping ha promesso più che il vaccino prodotto dalle case farmaceutiche cinesi sarà «un bene pubblico globale», anche se la priorità per la distribuzione verrà data ai Paesi che si affacciano sul fiume Mekong: Cambogia, Myanmar, Laos Thailandia e Vietnam. Politica di ammorbidimento sulle rivendicazioni territoriali cinesi nel Mare Cinese Meridionale: in Indonesia è già arrivato il primo carico di 1,2 milioni di dosi del vaccino SinoPharm, con altre 1,8 milioni di dosi entro la fine di gennaio 2021. Giacarta prevede di ricevere materiali per la produzione di 15 milioni di dosi entro dicembre, e per altre trenta milioni di dosi il mese prossimo.
Arriva il vaccino cubano. Cuba potrà somministrare un proprio vaccino contro il coronavirus a tutta la sua popolazione entro metà 2021. Lo ha affermato il direttore del Finlay Vaccine Institute, citato dal quotidiano ufficiale Granma. I vaccini in via di sperimentazione sarebbero due ed entrambi avrebbero mostrato buoni risultati in termini di sicurezza e risposta immunitaria. ‘Sovereign 02’ in particolare, ha mostrato una risposta immunitaria precoce (a 14 giorni), che permette di percorrere le fasi della sperimentazione clinica in modo più veloce. Cuba, con 11,2 milioni di abitanti, registra 11.434 casi e 143 morti fino a domenica, cifre infinitamente più basse rispetto ai Paesi vicini.