Terremoto 6.4 in Croazia vicino a Zagabria: crolli e vittime. Fermata la centrale nucleare di Krsko in Slovenia
Terremoto 6.4 in Croazia vicino a Zagabria: crolli e vittime. Fermata la centrale nucleare di Krsko in Slovenia

6,4 di magnitudo. L’epicentro intorno a Petrinja, una cinquantina di km a sud di Zagabria, una regione già colpita ieri da altre scosse. Il terremoto ed è stato avvertito in Italia, lungo la costa Adriatica, da Trieste all’Abruzzo. A Petrinja tra gli edifici crollati vi sarebbero il locale ospedale e un asilo.
Proprio a Petrinja nel 1991 passava la prima linea della guerra croato serba, con la cittadina già allora semidistrutta a colpi di artiglieria.

È salito a sette il numero delle vittime recuperate. La maggior parte dei decessi si è verificato a Glina, piccolo centro vicino a Petrinja.

La centrale nucleare di Krsko, il Slovenia al confine con la Croazia

Scossa crolli e paura per la vecchia centrale nucleare lì vicino

Il sindaco della cittadina, Darinko Dumbovic, ha parlato di totale distruzione, a far temere un ben diverso contro delle vittime, oltre la ragazzina si 12 anni estratta dalle macerie senza vita (le ultime notizie parlano di sette vittime recuperate tra le macerie). «La situazione è come a Hiroshima», e speriamo sia l’esagerazione del dramma che sta vivendo. Il centro di Petrinja sarebbe stato completamente distrutto dalla scossa. Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco distante da Petrinja, dove vengono segnalati numerosi feriti. Mobilitato l’Esercito croato, almeno 300 militari sono partiti per Petrinja, dove si sono registrati i danni maggiori. Il premier croato Andrej Plenkovic ha parlato al telefono con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha promesso aiuti urgenti da parte dell’Unione.

La forte scossa a tre passi dall’Italia

La forte scossa di terremoto è stata avvertita chiaramente in gran parte del Nord-Est dell’Italia, fino anche al Ravennate, a Bolzano e a nord di Napoli. Ma far veramente paura la presenza nell’area del terremoto della vecchia e malconcia centrale nucleare Krsko in Slovenia, sul confine tra i due Paesi (e a tre passi da casa nostra), ad uso elettrico comune ma a quasi parallela trascuratezza di manutenzione. La centrale è state fermata per sicurezza, ma il reattore nucleare è lì che aspetta.

Nel 1991 prima linea di guerra

Proprio a Petrinja, lungo l’autostrada verso Zagabria nel 1991, cittadina a forte presenza serba, fu prima linea nella guerra croato serba, semidistrutta dell’artiglieria Federale e divenuta sino al 1995 parte dell’auto proclamata Repubblica serba di Krajna.

Foto dall’Europeo, Senigalliesi Nava

La cronaca del Piccolo di Trieste

La scossa è stata avvertita distintamente a Trieste, dove le persone si sono riversate in piazza dell’Unità. La scossa alle 12.20, subito seguita da uno sciame di altre lievemente meno intense. Già ieri, lunedì 28 dicembre la Croazia centrale, vicino a Petrinja, era stata interessata da alcune scosse – la più forte di magnitudo 5,2 – che avevano causato danni a edifici ma nessun crollo né feriti e tantomeno vittime.

Versione triestina sulla centrale di Krsko

«La centrale nucleare (NEK) di Krško si è fermata da sola per motivi di sicurezza». Così ha detto a Delo (giornale), Ida Novak Jerele, della centrale nucleare di Krško. Certo, «hanno avvertito concretamente il terreno tremare, ma finora non ci sono segnalazioni di possibili danni». Quella di Krško è l’unica centrale nucleare realizzata nell’ex Jugoslavia.
L’impianto, progettato negli anni Settanta, è operativo dall’agosto del 1982
e dovrebbe restare operativa fino al 2043. Un impianto datato che dista circa 130 km dal confine col Friuli Venezia Giulia.

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