‘Operazione EOS’, l’Alba greca dopo la lunga notte Covid
‘Operazione EOS’, l’Alba greca dopo la lunga notte Covid. Il vaccino e l’esercito

In Italia le prime dosi di vaccino anti-Covid. Poche, meno di 10 mila, ma è l’avvio simbolo di una operazione sanitaria e organizzativa mai immaginata. Ieri il trasporto dal Belgio, la fabbrica, a Roma. Oggi le prime dosi nei diversi centri vaccinali organizzati nel Paese, e domani il ‘V day’, forse un po’ troppo enfatizzato, ma comunque simbolo, speranza di vita, visto che in Italia e nel mondo si continua a morire di Coronavirus.

Logistica militare per ‘Operazione EOS’

Arrivate a Roma meno di diecimila dosi del vaccino Pfizer. Da stamattina allo Spallanzani per poi partire verso il resto d’Italia. Nella prima fase saranno solo 300 i centri di somministrazione del vaccino Pfizer, in gran parte ospedali. Le caratteristiche del siero e le bassissime temperature di conservazione (-80 gradi) ne limitano la facilità di distribuzione.

1500 punti di somministrazione e unità mobili

La distribuzione di massa del vaccino arriverà con la seconda fase, non appena saranno disponibili i vaccini di tipo “cold” (meno complessi da conservare) dell’AstraZeneca e Moderna, e i punti di somministrazione saranno 1500, cui si aggiungeranno una serie di unità mobili per arrivare a tutti coloro che non potranno raggiungere i punti vaccinali, come gli anziani e i malati che non posso lasciare le proprie abitazioni.

Domani vaccinazioni simbolo, poi si parte

Le somministrazioni “simboliche” di domani, le prime 9.750 dosi del vaccino per medici, infermieri e operatori sanitari. Già lunedì 28, Pfizer consegnerà altre 470mila dosi del vaccino, con cui inizierà la campagna di vaccinazione vera e propria. A ricevere le dosi in questa prima fase, che andrà avanti nelle settimane successive, saranno oltre a medici, infermieri e personale sanitario, anche personale che lavora negli ospedali e le persone che vivono nelle RSA, per un totale di quasi 2 milioni di persone.

Chi, dove e come

Classifica per età. Prima le persone sopra agli 80 anni (4,4 milioni), poi dai 60 ai 79 anni (13,4 milioni), e infine quelle con almeno una co-morbidità cronica (7,4 milioni). Dopo sarà il turno di chi fa un lavoro considerato a rischio, come le forze dell’ordine o gli insegnanti. «Tutti sapranno per tempo dove andare a farsi il vaccino e quando» ha detto Arcuri -e noi speriamo sia vero-, e «sarà somministrato ‘a chiamata’, almeno nella prima fase, e non su prenotazione».

Siringhe speciali risparmia vaccino

Un aspetto su cui c’erano state polemiche nelle scorse settimane: le siringhe speciali che ha comprato l’Italia, un tipo ad alta precisione con un sistema di bloccaggio dell’ago, chiamate “Luer Lock”. Con le siringhe speciali si dovrebbe riuscire a ottimizzare le dosi, sfruttando il “vaccino residuo” che normalmente va sprecato. La FDA, l’ente che certifica i farmaci negli Stati Uniti, ha autorizzato nei giorni scorsi questo tipo di procedura che permette di sfruttare il “vaccino residuo”: potenzialmente potrebbe permettere di vaccinare dal 20 al 40 per cento della popolazione in più con la stessa quantità di vaccino.

Ceppo inglese Covid in 8 paesi europei

Il nuovo ceppo di coronavirus è stato rilevato in otto paesi europei, avverte l’Organizzazione mondiale della sanità. Tra gli otto paesi c’è anche l’Italia. Lo scorso mercoledì un caso di contagio con la variante “inglese” è stato identificato a Loreto (Ancona). Ieri, Natale, 19.037 nuovi casi Covid, 459 decessi e 32.324 guarigioni. Casi totali dall’inizio della pandemia per la prima volta oltre i due milioni. Vittime complessive, 71.359.

Tags: vaccino
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