Vaccino Covid, Londra d’azzardo contro il virus a coprire i tragici errori del passato
Vaccino Covid, Londra d’azzardo contro il virus a coprire i tragici errori del passato

Vaccino anti Covid, Londra forza i tempi: prime dosi martedì. L’agenzia del farmaco Ue: troppa fretta. E gli ultimi a prevenire cercano di essere i primi a curare, anche a costo di qualche rischio, ma sempre sulla pelle degli altri. La Medicine and Healthcare Product Regulatory Agency (Mhra), l’agenzia del farmaco britannica, ha approvato l’uso di massa del vaccino della Pfizer-BioNTech. Neppure gli Stati Uniti, nonostante le spinte di Trump, hanno azzardato a farlo. Da Berlino: «poche settimane di esami approfonditi dell’Agenzia Europea del Farmaco sono meglio di un’autorizzazione frettolosa».

Boris primo dopo aver vinto la tragica gara dei morti

Il Regno Unito, quasi ex Unione europea e Boris Johnson e cercare di salvare il salvabile dopo la catastrofe della gestione coronavirus. E la politica irresponsabile ultima a prevenire, cerca di essere prima a curare almeno i sopravvissuti, anche a costo di qualche rischio, ma sempre sulla pelle degli altri. La Medicine and Healthcare Product Regulatory Agency (Mhra), l’agenzia del farmaco britannica, ormai fuori dalle regole europee, ha approvato, prima al mondo, l’uso di massa del vaccino della Pfizer-BioNTech. Neppure gli Stati Uniti,  nonostante le spinte di Trump, hanno ancora dato il via libera, e si pronunceranno solo il prossimo 10 dicembre.

Non record Brexit ma azzardo Boris

l’Agenzia Europea del Farmaco (Ema), critica verso il Regno Unito: la procedura lunga scelta dall’Ue per il vaccino è la più corretta. «Un passo sostanzialmente politico non privo di rischi». E l’autorizzazione britannica in tempi record del vaccino anti Covid di Pfizer/BioNTech si trasforma in una battaglia politica con Bruxelles a meno di un mese dal compimento della Brexit, con l’addio definitivo di Londra all’Ue che rischia di consumarsi senza un accordo. Da martedì con le prime inoculazione sui britannici un po’ cavia, mentre l’agenzia del farmaco europea che deciderà entro il 29 dicembre: «Il nostro è il meccanismo normativo più efficace per garantire a tutti i cittadini europei accesso a un vaccino sicuro ed efficace».

La fretta sospetta dell’Mhra

L’agenzia del farmaco britannica, ha dato l’autorizzazione d’emergenza al vaccino a soli dieci giorni dall’inizio dell’esame dei dati. Dopo essere stato pesantemente criticato per la gestione dell’epidemia e a un mese da un possibile ‘no deal’, il primo ministro Johnson cerca di cancellare il passato, inventandosi primo governo occidentale ad aver dato il via libera al vaccino a vanto Brexit. Ma l’Europa non ci sta, e il ministro della Salute di Berlino, Jens Spahn, ha ricordato che il vaccino è stato sviluppato da un’azienda tedesca, la BioNTech, contando solo su fondi europei (Pfizer, a differenza di Moderna, non ha avuto finanziamenti da Washington).

New York Times: ‘Vaccino più veloce per meno controlli’

New York Times: «Mentre le autorità statunitensi analizzano i dati dei produttori per convalidare i loro risultati, le loro controparti in Gran Bretagna si affidano alle analisi delle aziende stesse, in modo da ottenere un processo più veloce». I regolatori Usa sostengono che il loro approccio (e quello Ue) garantisce più sicurezza. Nel frattempo, finale tragico della presidenza Trump, 2.700 morti in un giorno: mai un numero così alto da inizio pandemia. E ad avvertire che non è finita, più di 100 mila le persone in ospedale per Covid. E gli Stati Uniti, nonostante la situazione tragica e le sollecitazioni di Trump che applaude all’amico Boris, si pronunceranno solo il prossimo 10 dicembre.

Più serietà per più sicurezza

«Qualunque paese europeo avrebbe potuto accelerare il processo di verifica, se solo avesse voluto, scegliendo di no per il bene di un briciolo di sicurezza in più», la critica piccata dell’ambasciatore tedesco a Londra, Andreas Michaelis. «Il vaccino è frutto di un processo di norma lungo un decennio compresso in 10 mesi, non si sa quanto durerà l’immunità né se i vaccinati cesseranno anche di essere contagiosi, tutto quello che si sa sul suo 95% di efficacia è contenuto in comunicati aziendali. C’è da sperare che non finisca come con quei software la cui prima versione è quasi sempre piena di bug».

Ma il vaccino deve superare la Manica

Gran parte della fornitura di vaccino del Regno Unito sarà prodotta negli stabilimenti Pfizer a Puurs, in Belgio. Ma l’accordo commerciale sulla Brexit deve ancora essere firmato, e il ‘no deal’ rischia di interrompere o ritardare le forniture a fine anno. Altro problema per Johnson che con l’azzardo vaccino cerca una tregua politica dopo otto mesi di critiche alla sua gestione della pandemia e i quasi 60mila morti. Mentre il Regno Unito. Bloomberg Economics prevede che il prodotto interno lordo della Gran Bretagna si ridurrà dell′11,4% quest’anno, la contrazione più profonda in 300 anni, seguita da una crescita del 6% nel 2021.

Tags: LONDRA vaccino
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