«Al termine della fase III dei trial clinici, col 92% di efficacia il nostro è oggi il vaccino più sicuro al mondo», dichiara Aleksandr Gintsburg, direttore del Gamaleya, che e annuncia l’uscita imminente, su una rivista scientifica internazionale, di un corposo studio di ricercatori indipendenti. L’unicità dello Sputnik, spiegano al Gamaleya, sta nell’uso di due vettori adenovirali umani, che garantiscono una risposta immunitaria forte e duratura.
Lo Sputnik era stato registrato in Russia ad agosto, e da allora in 29 ospedali è stato iniettato su 40mila volontari, 16mila dei quali hanno già ricevuto la seconda dose. In alcuni individui, per 2-3 giorni, la prima dose può provocare un po’ di febbre, mal di testa e debolezza. Ma i risultati sono talmente lusinghieri, dichiara il Ministro della Salute, Mikhail Murashko.