Decreto 2
Lockdown parziale a semaforo contagi: rosso in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria

L’annuncio di Conte a fine giornata: «Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave».

Semaforo Covid, giallo, arancione e rosso

«Zona rossa per Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta. In fascia arancione Puglia e Sicilia».

Posticipata di un giorno, a venerdì 6 novembre, l’entrata in vigore del nuovo decreto, compreso anche il coprifuoco nazionale che scatterà alle 22. Il premier: «Se una Regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni, con rischio più basso, potrà essere assoggettata a un regime di misure meno restrittive»

Il resto è giallo senza verde

Regioni in zona rischio gialla (con criticità moderata): Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, le province autonome di Trento e Bolzano. «Non ci sono territori che possono sottrarsi alle misure restrittive, la pandemia corre ovunque».

Stabile la crescita dei contagi in Italia

Nelle ultime 24 ore si sono registrati 30.550 nuovi casi, circa 2mila più del giorno prima. Stabile anche l’incremento delle vittime, 352 in un giorno che portano il totale a 39.764. «Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c’è l’alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche», ha avvertito Conte.

Regole nazionali uguali per tutti

Oltre al coprifuoco che scatterà dalle 22 fino alle 5 di mattina, si indicano misure nazionali che riguardano la didattica a distanza al 100 per cento per le superiori, la chiusura di musei e sale bingo, la sospensione di mostre e concorsi pubblici e privati

Zone rosse in isolamento

Nelle zone di massima gravità, quelle rosse, Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta, «è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori, salvo per comprovate esigenze di lavoro, salute e scuola». La didattica a distanza sarà già dalla seconda media fino alle superiori. Autocertificazione nelle zone rosse quando si esce di casa, così come tra Regioni e Comuni. È l’uscita di casa che va motivata in ogni caso, e, al di là del divieto, c’è sempre la raccomandazione anche nelle aree gialle di non andare in altre abitazioni dove ci sono non conviventi.

«Se, all’esito delle misure, una Regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni, con rischio più basso, potrà essere assoggettata a un regime di misure meno restrittive, ce lo auguriamo tutti».

Le prime reazioni

Zaia, presidente del Veneto, «Il nostro modello ha tenuto. La classificazione delle Regioni in diverse aree non deve scatenare una guerra tra poveri. Non è il caso di pensare adesso che ci siano primi della classe e sfortunati».

Valle d’Aosta, Erik Lavevaz. «L’obiettivo è cercare di salvare non solo la nostra libertà durante le feste Natalizie, ma soprattutto l’economia nel periodo forse più importante dell’anno».

Musumeci, Sicilia, assurdo in area arancione. «La scelta del governo nazionale di relegare la Sicilia a ‘zona arancione’ appare assurda e irragionevole».

Spirlì, Calabria, «zona rossa decisione ingiusta. L’ho appreso con costernazione, rabbia e sgomento».

Sintesi restrizioni e regole

REGIONI ROSSE

Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi. Scuola da casa dalla seconda media in poi. E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonché uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città.

REGIONI ARANCIONI

 Puglia e Sicilia. Ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La didattica da casa solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.

REGIONI GIALLE

Veneto e Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Sardegna, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata. Ristoranti e i bar aperti fino alle 18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.

Tags: Covid Lockdown
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