
Il presidente del Kosovo Hashim Thaci si è dimesso oggi, dopo che il Tribunale speciale dell’Aja per i crimini della guerriglia albanese Uck, ha confermato le accuse di crimini di guerra a suo carico, nel suo trascorso ruolo di comandante militare. A dare la notizia è stato lo stesso Thaci, che ha convocato una conferenza stampa a Pristina proprio per spiegare la situazione.
Come prevede la Costituzione, sarà la presidente del parlamento Vjosa Osmani a svolgere temporaneamente le funzioni di presidente della Repubblica. Il mandato presidenziale di Thaci sarebbe scaduto il prossimo febbraio.
Sotto processo all’Aja, assieme a Thaci, Kadri Veselj, ex presidente del Parlamento e altri dirigenti Uck, tra cui Sali Mustafa, già capo dei servizi segreti del Kosovo, Jakup Krasniqi e Rexhep Selhimi, questi ultimi due arrestati a Pristina e trasferiti all’Aja. L’Esercito di liberazione del Kosovo, è la guerriglia indipendentista albanese che combattè nel conflitto armato del 1998-1999 contro le forze serbe dell’allora uomo forte Slobodan Milosevic.
A decidere il conflitto fu l’intervento della Nato con 78 giorni di bombardamenti contro la Serbia di Milosevic.
L’annuncio era atteso dal 24 giugno scorso, quando la corte aveva reso pubblica la richiesta di rinvio a giudizio per i due leader e per altre persone a loro legate. Secondo l’accusa, il gruppo sarebbe responsabile dell’uccisione di oltre 100 persone, kosovari di etnia albanese, serba, rom e altre, negli anni della guerra in Kosovo e nei mesi successivi. Da allora, ripetuti tentativi di impedire il processo. Intimidazioni di testimoni, fuga di notizie e i nomi dei testimoni protetti. La stessa Corte aveva denunciato la campagna occulta condotta da Thaqi e Veseli per assicurarsi l’impunità, ultimo tentativo le settimane scorse di emendare la legge che istituisce il Tribunale.
La Corte speciale è nata nel 2015 per perseguire i presunti crimini commessi dall’UCK contro civili albanesi, rom e serbi, sulla base delle accuse raccolte in un report del 2011 del Consiglio d’Europa (rapporto Marty, dal nome del suo relatore). Proprio da questo report è nata la Special Investigative Task Force (SITF), che dal 2011 ad oggi ha condotto indagini. La corte è stata formata proprio con l’intento di giudicare i responsabili dei presunti crimini sulla base di quanto raccolto dalla Investigative Task Force.
A differenza del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, la corte deve la sua fondazione ad una legge approvata dal parlamento di Pristina, di fatto imposta dall’Europa, ed è parte del sistema giuridico kosovaro, ma, proprio come il Tribunale ex jugoslavo, ha sede a l’Aja e ha giudici internazionali, per garantirne la sicurezza e credibilità.
La notizia può avere effetti dirompenti sulla politica kosovara. Ora la funzione di presidente della Repubblica sarà esercitata ad interim dall’attuale presidente del parlamento, Vjosa Osmani, storica rivale di Thaçi.
«Thaci is one of several politicians who have been indicted for crimes that include murder, enforced disappearances, persecution and torture». Thaci è uno dei politici accusati di crimini che includono le gravissime accuse di omicidio, sparizioni forzate, persecuzioni e torture.
Mentre gli imputati saranno a processo, è serio il rischio che il paese sia trascinato in una crisi politica, una tra le molte, e debba decidere nuove difficili elezioni.