Terrore a Vienna, spari anche davanti alla sinagoga. Quattro civili e un terrorista morti, più attentatori in fuga

Attacco a Vienna, uno o più attentatori in fuga: quattro civili morti e 17 feriti. La polizia ha ucciso uno del commando. Il ministro dell’Interno: «Terrorista simpatizzante dell’ex Isis». La tv austriaca: «Aveva una cintura esplosiva». Attacco in sei diversi punti della città, modello Bataclan a Parigi

Sale il bilancio delle vittime dell’attacco di ieri sera a Vienna con almeno quattro civili morti, oltre all’attentatore ucciso dalla polizia, e almeno 17 feriti, di cui sette in pericolo di vita. Tre le persone arrestate, due a St. Poelten, a circa un’ora dalla capitale, e una a Linz.

Virus e incubo terrorismo

Un un attacco multiplo di terroristi in una Vienna affollata di persone alla vigilia del lockdown. La dinamica assomiglia alla tragica notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre di 5 anni fa, con gli attentatori che hanno sparato a caso nei locali. Per fortuna un bilancio tragico ma meno crudele di quello di allora. Tre passanti e un terrorista morti e numerosi feriti gravi il bilancio attuale dell’attacco a Vienna comunicato dal capo della polizia, che denuncia di uno o più attentatori in fuga. Quindi, allarme massimo, frontiere chiuse e caccia ai terroristi.

Sinagoga nel cuore della città

Tutto è cominciato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca, dove molte persone si godevano l’ultima libera uscita prima della serrata imposta dalla pandemia Covid. Verso le 20 i primi spari, un’esplosione (forse uno degli assalitori che secondo alcune fonti si sarebbe fatto esplodere), diversi sospetti in fuga, un altro ancora arrestato. Il ministro dell’Interno non ha confermato la cattura di uno o più assalitori. Come nessuno ha confermato che l’obiettivo primario dell’attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico.

Attacco alla città

La polizia ha riferito che il commando, composto da «molti sospetti armati di fucile”, ha sparato in 6 luoghi diversi della città». Il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer ha lanciato un appello ai viennesi a non uscire di casa se non per motivi professionali o altre necessità urgenti, perché l’emergenza dopo l’attacco di stanotte nella capitale austriaca è ancora in corso. La polizia ha quindi invitato i residenti del centro a trovare riparo e non uscire di casa e a non diffondere foto o video dell’attacco allora in corso.

Guerriglia via social

I social si sono tuttavia riempiti di immagini, molte delle quali raccapriccianti, mentre testimoni scrivevano di aver udito “almeno 50 spari”. Alcuni media hanno parlato anche di una presa di ostaggi in un ristorante giapponese, ma anche questa informazione al momento non è stata confermata. «L’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo», dichiara il cancelliere Sebastian Kurz. Ma è l’Europa intera -già colpita dalla pandemia- ed essere bersaglio, a pochi giorni dalla strage di Nizza e dalla decapitazione del professore a Parigi.

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