
Migliaia di abitanti di Parigi sulle strade che portano fuori citta, a raggiungere luoghi meno difficili dove auto isolarsi durante il nuovo lockdown anti coronavirus. La paura di rimanere bloccato in una città sempre più spettrale e priva di servizi ma ricca di virus, bloccati per un altro mese. Solo il fortunati che potevano lavorare da casa e possedevano un’abitazione in campagna o comunque fuori città. Anche alla Gare de Lyon, raccontano i cronisti locali, si sono formate lunghe code di passeggeri in attesa di prendere un treno per il Sud, dove svernare al mare nelle seconde case o semplicemente raggiungere parenti. Stessa situazione in uscita da altre grandi città.
Ma fino a tutto il weekend, il premier Jean Castex ha annunciato tolleranza per gli spostamenti fra le regioni, proprio per consentire il rientro di chi ha trasferito parte della famiglia. Da lunedì, sarà vietato spostarsi all’interno del Paese.
Solo cinque giorni prima il presidente Emanuel Macron aveva detto che non era necessario un nuovo confinamento, ma ‘il non fidarsi è meglio’. Il traffico che ha bloccato per ore la città non è stato causato solo da chi voleva fuggire, ma anche dall’esigenza di andare a trovare per l’ultima volta parenti e amici, o di trascorrere ancora una serata in un caffé o in un ristorante prima della chiusura definitiva. Le immagini documentano anche le perdurante irresponsabilità di locali pieni di persone prive di mascherine, in una sfida pericolosa per tutti.
Altre migliaia di persone hanno preso d’assalto i supermercati facendo incetta di pasta, di carta igienica e di acqua, ripetendo le scene che si erano già viste nel primo confinamento. Il caos è durato fino a mezzanotte, quando le strade si sono improvvisamente svuotate e Parigi è diventata una città deserta, e così resterà fino al primo dicembre, salvo ulteriori cattiverie del Coronavirus dilagante per troppe precedenti trascuratezze.
Per uscire da casa sarà necessaria una dichiarazione che provi la necessità dello spostamento, legittimo solo per fare la spesa, per visite mediche o per un’ora al giorno di esercizio fisico. Le scuole resteranno aperte, ma il primo ministro Jean Castex ha esteso l’obbligo delle mascherine anche ai bambini di sei anni.
Macron ha giustificato la decisione di chiudere tutto con la previsione di 400.000 vittime se non si fosse agito subito. L’obiettivo, ha detto in tv, è quello di ridurre i contagi da 40.000 a 5.000 al giorno, perché con gli attuali tassi di diffusione il sistema sanitario non può reggere. Un mese di confinamento obbligato costerà all’economia francese 15 miliardi di euro, ed è solo l’inizio: presto altri paesi europei saranno infatti costretti a prendere decisioni analoghe.