
Oms: errori sulla quarantena. Nel Regno Unito sono stati registrati altri 20.530 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, e 224 morti. A rendere il dato particolarmente preoccupante è che l’impennata dei nuovi casi non è proporzionale all’aumento dei tamponi. Le restrizioni più dure entrano in vigore in Galles, dove da questo pomeriggio vige un lockdown parziale della durata di 17 giorni: dalle 18 tutti in casa salvo necessità e dovranno chiudere pub, ristoranti, alberghi e i negozi che non vendono beni essenziali.
Bruxelles e la Valonia sono le regioni d’Europa più colpite dal coronavirus e il Belgio, nel suo insieme, (11 milioni di abitanti) ha sfondato il tetto dei 10mila casi al giorno (10.454 casi, + 69% rispetto alla settimana precedente). La situazione sanitaria è drammatica e le autorità hanno avvertito che le unità di terapia intensiva raggiungeranno la saturazione entro metà novembre, se i nuovi casi di coronavirus continueranno a crescere allo stesso ritmo. Anche il Lussemburgo ha deciso di stabilire un coprifuoco notturno.
In Francia nuovo record di contagi: 42.032 da ieri, secondo il sito del governo, i morti sono stati 184. A questa cifra, relativa agli ospedali, si deve aggiungere quella delle vittime degli ultimi 4 giorni nelle case di cura e negli istituti per disabili, che sono state 114. La situazione è “temibile per tutti noi”, ha detto il ministro della sanità, mettendo in guardia sul numero quotidiano di casi positivi, «probabilmente tre volte superiore ai diagnosticati in questi ultimi giorni. Ci sono molte persone positive senza saperlo».
Oltre 3 milioni, e non poco più di un milione come risultava sino ad oggi dai dati ufficiali. Lo denuncia lo stesso premier spagnolo, Sanchez, in un discorso alla nazione. All’inizio dell’epidemia fu effettuato un basso numero di tamponi e quindi i casi accertati, soprattutto gli asintomatici, non furono allora diagnosticati. «Il numero reale dei contagiati supera ora i tre milioni di connazionali, l’allarme di Sanchez. Dobbiamo ridurre la mobilità e i contatti non strettamente necessari. Non c’è altra soluzione».
Pazienti affetti da Coronavirus provenienti dai Paesi Bassi vengono trasferiti da oggi in Germania per alleggerire il carico delle unità di terapia intensiva in Olanda, dove quasi un letto su due è attualmente già occupato da malati di Covid. I Paesi Bassi sono tra gli stati più colpiti dalla seconda ondata della pandemia, con circa 9300 nuove infezioni in 24 ore registrate ieri. Da aprile, la Germania ha accolto 58 pazienti olandesi, curati in unità di terapia intensiva. E le severità sul ‘Recovery fund’ l’ora dei pentimenti
In Svizzera ci sono stati 6.634 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, il doppio rispetto alla settimana scorsa, con un rapporto nuovi contagi/100 mila abitanti pari a 495. “Abbiamo superato tutti i nostri vicini”, ha lanciato l’allarme Stefan Kuster del ministero della Salute, precisando che il tasso è più alto di Francia, Austria e cinque volte maggiore della Germania. La previsione è che la capacità limite del sistema ospedaliero nei tre cantoni, verrà raggiunta “tra il 5 novembre e il 18 se non ci saranno cambiamenti”.
La Croazia ha registrato 31.717 casi con 413 decessi, attualmente sono 7.313 i casi attivi. La vicina Bosnia ha riportato un record di 1.169 infezioni nelle ultime 24 ore. La Slovenia ha introdotto il coprifuoco questa settimana a causa di un picco di casi: 1.656 infezioni nelle 24 ore. Le autorità sanitarie del Montenegro, hanno segnalato 3.913 casi attivi. Macedonia del Nord, 6.552 casi. La Serbia, che ha ancora meno casi rispetto ai suoi vicini balcanici, ha ordinato il divieto di raduni di massa come matrimoni e feste.
Tutti aperti a Mosca i ristoranti, i cinema, i teatri. Ieri si è giocata con il pubblico anche Spartak-Rostov, ma è azzardo. Circa17 mila contagiati giornalieri e decessi stabilmente sopra i 300. Secondo Kommersant il 90% dei letti sarebbe già occupato nelle regioni di Voronez, Magadan, Oryol, Primorsky e in Buriazia. Secondo Alexander Gorelov, uno dei più importanti epidemiologi russi il picco si raggiungerà nella prima decade di novembre. Il declino, molto probabilmente, avverrà verso febbraio-marzo. Ed allora forse anche il vaccino
America, un record negativo dopo l’altro. 82.600 nuove infezioni, ora con i peggiori in aree rurali con una popolazione inferiore a 50mila abitanti. Ora circa un decesso su quattro da virus, è in una contea rurale. Più di 8,3 milioni di americani infettati e quasi 222.000 i morti. Ma il presidente ripete che sembrano esserci più casi solo a causa dell’alto numero dei tamponi e delle amministrazioni dem. A resistere alla seconda ondata sono solo gli Stati di New York, Maine e Massachusetts, con governi democratici.