
Ieri sono stati rilevati 8804 casi positivi al coronavirus con 162 mila tamponi effettuati. Sono entrambi numeri record, ma è il numero dei decessi a fare il balzo maggiore: ieri si sono registrate 83 vittime di Covid, praticamente il doppio rispetto alle 43 di 24 ore prima. I pazienti in gravi condizioni continuano ad aumentare: sono 586, cioè 47 in più in un solo giorno.
Persistendo i trend delle ultime settimane il rischio di restrizioni più ampie (lockdown incluso) è dietro l’angolo, avvertono medicina e politica assieme. Lo dimostra la decisione di chiudere scuole e università del governatore campano De Luca, il primo provvedimento così radicale che apre anche un conflitto col governo. Anche la Val D’Aosta decreta una ‘zona rossa’ intorno ai paesi di Verrayes, Saint-Denis e Chambave.
Il nord-Italia, dov’è maggiore la circolazione delle persone, torna ad essere l’epicentro dell’epidemia. Il 42% dei casi positivi rilevati ieri si concentra tra Lombardia (2067 casi), Piemonte (1033) e Veneto (600). L’indice di trasmissione Rt – la soglia che indica un contagio esponenziale – è superiore a 1 in tutte le regioni tranne Calabria, Basilicata e Molise. In Val D’Aosta l’indice sale a 1,53, il valore più alto tra tutte le regioni davanti al Piemonte (1,39). La Lombardia si ferma a 1,15, ma nella sola Milano è superiore a 2. Lo ha comunicato lo stesso sindaco Beppe Sala, che però mostra un atteggiamento più cauto rispetto al governatore della Campania, sulle scuole. Rapporto sanità: «la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente limitata: 3,8% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione».
Sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (102 su 107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in famiglia, ma aumentano anche i positivi che non sanno chi li ha contagiati. L’aumento di focolai e di casi non associati a catene di trasmissione evidenzia la criticità nell’impegno dei servizi territoriali per far sì che i focolai presenti siano prontamente identificati ed indagati.
Il tracciamento dei casi e dei loro contatti e la conseguente riduzione nei tempi tra l’inizio della contagiosità e l’isolamento «restano elementi fondamentali per il controllo della diffusione dell’infezione che devono essere assolutamente perseguiti». E’ ritenuto quindi “importante il rafforzamento dei servizi territoriali, attraverso un coinvolgimento straordinario di risorse professionali di supporto e anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici come la App Immuni, nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire una efficiente gestione, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l’isolamento immediato dei casi secondari”.
L’Italia è uno dei cinque Paesi europei che compare in arancione nella prima mappa pubblicata oggi dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie in base ai dati inviati dai singoli Paesi. Ben 17 Paesi, tra cui la Francia, la Spagna e il Regno Unito sono invece interamente colorati di rosso. In Italia la Regione Calabria appare addirittura in verde.
Germania, nelle ultime 24 ore hanno fatto registrare il record di 6.638 casi positivi. «Saranno introdotte limitazioni nei contatti nelle zone dove le nuove infezioni superano i 50 nuovi contagi per 1000 abitanti sia in pubblico che in privato».
Regno unito. Londra passerà al livello di ‘allerta alta. a partire da sabato a mezzanotte, il secondo nella scala delle restrizioni imposte dal premier britannico Boris Johnson. La misura prevede il divieto di riunioni in casa con amici.
Francia. Le cifre mostrano un ulteriore aggravamento della situazione sanitaria, con oltre 100 morti in 24 ore e 193 ingressi nei reparti di rianimazione degli ospedali, un fenomeno quest’ultimo che preoccupa fortemente le autorità dopo le esperienze critiche della prima ondata del Coronavirus in primavera.
Russia. Il numero di vittime è aumentato di 286 unità nelle ultime 24 ore, il più alto dall’inizio della pandemia. Lo riporta il centro di crisi anti-coronavirus. In tutto, nel Paese sono morte 23.491 persone. A Mosca, a partire dal 19 ottobre, sarà in funzione un sistema di pass digitali – via SMS o QR code.