Lukashenko ancora presidente, giuramento segreto-Arroganza e debolezza

Il presidente Lukashenko si è insediato per la sesta volta alla guida del Paese. Manifestanti in piazza per protesta. Intervento della polizia con lacrimogeni ed idranti. E in una nota, l’Alto rappresentante dell’Unione europea Borrell ha ribadito la posizione dei 27 Paesi: l’insediamento di Lukashenko – ha detto – manca di qualsiasi legittimità democratica.

Il corrispondente Rai da Mosca Marc Innaro

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Proteste ad oltranza

Intanto l’opposizione ha in programma di iniziare una protesta ‘a oltranza’, ha fatto sapere il membro del Presidio del Consiglio di coordinamento dell’opposizione bielorussa, Pavel Latushko, su Telegram. «Non accetteremo mai i brogli e chiediamo nuova elezioni. Stiamo esortando tutti a fare una campagna di disobbedienza a oltranza, ha sottolineato Latushko descrivendo l’insediamento di Lukashenko  svolto in un’atmosfera di riservatezza e segretezza, come «una situazione senza precedenti».

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Per molte ore, ieri, nelle strade di Minsk polizia e reparti anti-sommossa hanno effettuato centinaia di arresti per stroncare la protesta di migliaia di bielorussi, che manifestavano contro l’insediamento ufficiale di Aleksandr Lukashenko, per il suo sesto mandato presidenziale.

Un insediamento-farsa, accusa l’opposizione, che ha fatto appello alla disobbedienza civile ad oltranza, finché non saranno indette nuove elezioni libere e trasparenti. Un sostegno significativo ai manifestanti è giunto da Bruxelles, dove il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha dichiarato che l’Unione si rifiuta di riconoscere Lukashenko come presidente della Bielorussia, visto che il suo nuovo mandato manca di ogni legittimità democratica.

“L’Europa –ha detto Borrell- è colpita e commossa dal coraggio del popolo bielorusso che continua a manifestare pacificamente per i suoi diritti fondamentali, nonostante la brutale repressione delle autorità”.

Incurante delle proteste e della condanna internazionale, il baffuto presidente contrattacca e ripete che il suo paese è l’unica isola felice in Europa ad aver sconfitto l’ennesimo tentativo di rivoluzione telecomandata.

Intanto, nell’ambito di manovre militari congiunte, 3 battaglioni di paracadutisti russi sono giunti nelle regioni occidentali del paese, al confine con Polonia e Lituania. Avranno il compito di esercitarsi nella lotta contro non meglio precisate “bande armate illegali”.

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