
Da sabato «allerta rafforzata» per Parigi, ma non solo: Bordeaux, Lione, Nizza, Lille, Tolosa, Saint-Etienne, Rouen, Rennes, Grenoble, Montpellier. Mezza Francia con limitazioni drastiche delle relazioni sociali (mille persone al massimo per i grandi avvenimenti, 30 per le feste famigliari, chiusura anticipata di bar e ristoranti da lunedì alle 22, sale sportive e ginnasi chiusi). Per Marsiglia e la Guadalupa è «allerta massima», Strasburgo è sull’orlo, segnala Anna Maria Merlo sul Manifesto. In 69 dipartimenti , 7 su 10, la circolazione del virus è attiva, i reparti di rianimazione sono in tensione. Il numero dei malati aumenta, ma per il momento il sistema sanitario francese tiene. Si cerca anche di evitare che gli ospedali vengano travolti dal Covid e gli altri malati vengano abbandonati.
La situazione in Spagna continua a peggiorare. Ieri 11.289 nuovi contagi, 4.143 nelle ultime 24 ore. Ma è soprattutto Madrid a preoccupare. In molte zone si superano i 1.000 contagiati ogni 100mila: l’1% della popolazione. In Spagna la media è di 312 casi per 100mila abitanti (in Italia sono 34), la cifra più elevata in Europa, segnala Luca Tancredi Barone. «L’esecutivo di Ayuso annaspa fra ospedali che ricominciano a vedere il fantasma del collasso e scarsità di medici». Tende militari fuori dagli ospedali per accogliere i contagiati. Ormai sono circa 200 le aule chiuse in tutto il paese, in 116 scuole, secondo il sindacato dei docenti.
Nuovo picco nel Regno Unito: oltre 6mila nuovi casi da maggio. 14 milioni di cittadini si trovano già in lockdown locale in città del calibro di Birmingham, Manchester, Newcastle e Liverpool. Gli altri si vedranno chiudere i pub, i bar e i ristoranti alle dieci di sera. Un brutale dietrofront rispetto alle misure del mese scorso, quando il governo aveva esortato i cittadini ad «andare a mangiare fuori per aiutare» il settore della ristorazione e a riprendere a recarsi in ufficio, ci ricorda Leonardo Clausi. Poi ‘contrordine compagni’, «con Boris Johnson che annuncia il probabile ritorno di un lockdown parziale in netta controtendenza con lo spirito guerriero di fine marzo, quando aveva millantato di poter ‘mandare il Covid a casa’».
Con il paese che detiene due primati tutt’altro che invidiabili: il maggior numero di vittime d’Europa e la peggiore recessione tra le economia del G7, con un crollo del Pil del 22,1%.