Corte Suprema, ipotesi ‘impeachment’ per fermare Trump sulla nomina alla vigilia delle presidenziali

Processo di impechment. Possibilità non esclusa per fermare i repubblicani e Trump che vogliono fare la nomina prima delle presidenziali per il posto lasciato vacante da Ruth Bader Ginsburg
Il ’capo del senatori repubblicani McConnel ‘due pesi due misure’, bloccò Obama a nominare il nuovo giudice 10 mesi prima delle elezioni, libero Trump a soli 40 giorni da molto difficili elezioni.

Senatore McConnel ‘due pesi due misure’

Impeachement per bloccare la nomina

La speaker della Camera, Nancy Pelosi, non ha escluso la possibilità di utilizzare l’impeachment per ostacolare il tentativo dei repubblicani di riempire, prima del voto per le presidenziali, il posto lasciato vacante nella Corte Suprema dalla morte di Ruth Bader Ginsburg.
«Abbiamo delle frecce nella faretra di cui non ho intenzione di discutere in questo momento, ma è certo che abbiamo una grande sfida dinanzi». «Dobbiamo considerare, ancora una volta, tutti gli strumenti a nostra disposizione».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Alexandria Ocasio-Cortez, la quale ha detto chiaramente che i Democratici dovrebbero prendere in considerazione l’impeachment del presidente Donald Trump e del procuratore generale degli Stati Uniti, il Guardasigilli, Bill Barr, per impedire ai repubblicani di coprire il posto vacante della Corte Suprema.

Due pesi due misure

A meno di due ore (cronometrate, non é una battuta) dall’annuncio della morte di Ruth Bader Ginsburg, il capo dei conservatori Mitch McConnell ha scritto in un comunicato che questo Senato voterà un nuovo giudice.
Due pesi due misure. Nel 2016 McConnell bloccò la nomina di un giudice della Corte Suprema voluta da Obama. «Troppo vicino alla scadenza del mandato». Ora a quella scadenza mancano 47 giorni e alla Casa Bianca c’è un altro presidente. Ma McConnell procederà.

Febbraio 2016, 10 mesi prima delle elezioni

La morte improvvisa del giudice costituzionale Antonio Scalia, il più conservatore della Corte Suprema, in piena campagna elettorale, ma ben 10 mesi prima. Ed allora lo stesso leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, arrivò a dire: «È giusto che siano gli elettori americani a decidere, scegliendo il prossimo presidente». Ora, 40 giorni prima del voto, senza vergogna, ci ripensa. Nuovo giudice conservatore subito, prima che il suo presidente possa venir cacciato.

Trump: ‘Nuovo giudice venerdì o sabato’

Nuovo giudice tra venerdì e sabato, giusto il tempo del funerale di Ruth Bader Ginsburg. Il presidente lo ha annunciato in un’intervista a Fox News: «Quando hai i voti, puoi fare quello che vuoi». Durante il fine settimana in Carolina del Nord, aveva dichiarato: «Presenterò un candidato la prossima settimana. Penso che dovrebbe essere una donna perché in realtà mi piacciono le donne molto più degli uomini». Trump si è detto «molto fortunato a poter nominare tre giudici della Corte suprema, “alcuni presidenti non ne hanno potuti scegliere nessuno».
Nonostante le polemiche suscitate dalla sua scelta, Trump conferma dunque l’intenzione di procedere alla nomina prima delle elezioni di novembre. Non a caso nel colloquio con Fox News ha fatto presente che il Senato avrà “tutto il tempo” di confermare il nuovo giudice prima del voto.

Prepotenza a tempi stretti

Meno certo di Trump in NYT. Nel passato, rileva il quotidiano, ci sono voluti più o meno 70 giorni per la conferma delle nuove nomine in Senato. Se Trump ufficializzerà la sua venerdì, saremo a 39 giorni dalle elezioni. Pochi, salvo complicità ulteriori dal capo senatori ‘McDuepesiduemisure’

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