Agenzia AGI – La nave da ricerca Oruc Reis – che era stata schierata da Ankara in un’area contesa tra Grecia e Turchia nel Mediterraneo orientale – è adesso ormeggiata al largo della costa di Antalya. Lo scrivono i media turchi. E il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis parla di “passo positivo”.
La missione della nave turca dispiegata dal 10 agosto nell’area marittima contesa da Atene e Ankara, terminava sabato, e non è stata prorogata dalle autorità turche, scrive il quotidiano filogovernativo turco Yeni Safak. Secondo il quotidiano, la Oruc Reis è tornato al porto di Antalya dove è stata anche fotografata.
Il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha ribadito l’apertura al dialogo della Turchia, pur precisando che il rientro della nave Oruc Reis nei porti turchi non significa che Ankara rinuncerà ai propri diritti nel Mediterraneo orientale.
La nave turca, attrezzata per la ricerca di idorcarburi, ha effettuato più di un mese di trivellazioni in un tratto di mare compreso tra Cipro e l’isola di Creta, area la cui zona esclusiva economica è rivendicata dalla Turchia, ma contestata dalla Grecia, ma che è considerata ricca di gas naturale. Il periodo di ricerche della Oruc Reis era stato esteso lo scorso 1 settembre da Ankara, che aveva annunciato l’estensione delle attività di ricerca di idrocarburi fino al 12 settembre compreso.
A scortare la Oruc Reis le navi militari Cengiz Han e Ataman, che dissuadevano altre navi dall’entrare nell’area oggetto delle ricerche. Su pressione della Germania il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva ordinato il rientro anticipato della Oruc Reis a fine luglio, salvo poi tornare sui propri passi come reazione all’accordo sulla giurisidizione marittima concluso tra Grecia ed Egitto.
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