Wikileaks, a Londra il processo sull’estradizione negli Usa per Assange

Dopo lo stop dovuto alla pandemia di Covid, l’udienza è ripresa tra le contestazioni fuori del tribunale. Gli americani accusano il 49enne australiano di spionaggio e pubblicazione di documenti militari secretati. Se estradato, rischia fino a 175 anni di carcere. Il verdetto è previsto per i primi di ottobre

Se le porcate svelate sono Segreto di Stato

Il fondatore di Wikileaks è stato incriminato lo scorso anno negli Usa per spionaggio a causa delle rivelazioni sulla guerra in Afghanistan e in Iraq. Per le autorità americane, Assange avrebbe cospirato con l’analista dell’intelligence dell’esercito americano Chelsea Manning per hackerare un computer del Pentagono, oltre che con membri di organizzazioni di hacking, avrebbe anche cercato di reclutare hacker per fornire a WikiLeaks informazioni riservate. Per Assange fu un legittimo scoop giornalistico che è servito a denunciare violazioni dei diritti umani.

Abuso di potere contro la libertà di stampa

Gli avvocati difensori di Assange affermano che l’accusa è un abuso di potere, politicamente mirata e motivata, che soffocherà la libertà di stampa e metterà a rischio i giornalisti di tutto il mondo. I legali sostengono che Assange ha esercitato da giornalista il diritto di cronaca, ricordano che la libertà di espressione negli Usa è protetta dal Primo Emendamento, e che i documenti trapelati abbiano rivelato illeciti militari statunitensi.

Tra i file rilasciati da WikiLeaks figura anche il video di un attacco in elicottero Apache del 2007 da parte delle forze americane a Baghdad che ha ucciso 11 persone, tra cui due giornalisti dell’agenzia di stampa Reuters.

Sostenitori nel mondo

Decine di sostenitori di Assange, fuori dal tribunale di Old Bailey questa mattina. Il fondatore di WikiLeaks, è detenuto attualmente nella prigione di Belmarsh, cercere di massima sicurezza di Londra, su ordine di cattura internazionale emesso negli Usa per ‘spionaggio’. Dopo l’arresto da parte di Scotland Yard, un giudice inglese lo ha condannato a un anno di carcere per la violazione dei termini della libertà provvisoria. La condanna a questo punto è stata scontata, ma Assange rimarrà detenuto per tutta la durata del processo di estradizione

I difensori di Assange denunciano  che le sue condizioni psicofisiche sono notevolmente peggiorate.

 Organizzazioni giornalistiche e a difesa dei diritti umani nel mondo chiedono alla Gran Bretagna di rifiutare la richiesta di estradizione. Amnesty International ha affermato che Assange era “l’obiettivo di una campagna pubblica negativa da parte di funzionari statunitensi ai massimi livelli”.

Tempi lunghi per un ‘dopo Trump’?

Secondo le previsioni il caso dovrebbe durare fino all’inizio di ottobre. L’agenzia La Presse/AP riporta che il giudice distrettuale Vanessa Baraitser potrebbe impiegare settimane o addirittura mesi per emettere il verdetto, contro cui le parti potranno comunque ricorrere in appello.

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