
Il fondatore di Wikileaks è stato incriminato lo scorso anno negli Usa per spionaggio a causa delle rivelazioni sulla guerra in Afghanistan e in Iraq. Per le autorità americane, Assange avrebbe cospirato con l’analista dell’intelligence dell’esercito americano Chelsea Manning per hackerare un computer del Pentagono, oltre che con membri di organizzazioni di hacking, avrebbe anche cercato di reclutare hacker per fornire a WikiLeaks informazioni riservate. Per Assange fu un legittimo scoop giornalistico che è servito a denunciare violazioni dei diritti umani.
Gli avvocati difensori di Assange affermano che l’accusa è un abuso di potere, politicamente mirata e motivata, che soffocherà la libertà di stampa e metterà a rischio i giornalisti di tutto il mondo. I legali sostengono che Assange ha esercitato da giornalista il diritto di cronaca, ricordano che la libertà di espressione negli Usa è protetta dal Primo Emendamento, e che i documenti trapelati abbiano rivelato illeciti militari statunitensi.
Decine di sostenitori di Assange, fuori dal tribunale di Old Bailey questa mattina. Il fondatore di WikiLeaks, è detenuto attualmente nella prigione di Belmarsh, cercere di massima sicurezza di Londra, su ordine di cattura internazionale emesso negli Usa per ‘spionaggio’. Dopo l’arresto da parte di Scotland Yard, un giudice inglese lo ha condannato a un anno di carcere per la violazione dei termini della libertà provvisoria. La condanna a questo punto è stata scontata, ma Assange rimarrà detenuto per tutta la durata del processo di estradizione
I difensori di Assange denunciano che le sue condizioni psicofisiche sono notevolmente peggiorate.
Secondo le previsioni il caso dovrebbe durare fino all’inizio di ottobre. L’agenzia La Presse/AP riporta che il giudice distrettuale Vanessa Baraitser potrebbe impiegare settimane o addirittura mesi per emettere il verdetto, contro cui le parti potranno comunque ricorrere in appello.