
Mentre Barack Obama medita e cerca di scaricare il peso delle bombe destinate alla Siria sul Congresso, altri amici degli Usa già forniscono i dettagli. Israele afferma di sapere tutto. Individuata anche l’unità dell’esercito siriano che avrebbe sparato i colpi chimici. La 155esima Brigata, 4a divisione corazzata, che è nota per essere comandata da Maher al-Assad, fratello del presidente Bashar. Dettagli forniti dall’Unità 8200, la divisione di intercettazione elettronica delle Forze di Difesa Israeliane (IDF).
Secondo Joseph Fitsanakis, di intelNews.org, l’IDF avrebbe intercettato conversazioni tra alti comandanti militari siriani sull’attacco chimico. Difficile da digerire tanta presunta stupidità. Ma c’è ancora altro, sempre in casa israeliana. Nessun azioni militare diretta da parte di Tel Aviv, ma molti applausi all’ipotesi di intervento Usa. E qualcosa in più. Alcuni membri anziani dell’intelligence di Israele sarebbero a Washington per riunioni con i funzionari dell’amministrazione Obama. La notizia è del 28 agosto.
Dettagli? Tra loro c’è Nimrod Sheffer, capo della Direzione della pianificazione dell’IDF, il generale Itai Brun, capo del settore ricerca dei servizi segreti militari, il consigliere della Sicurezza Nazionale Yaakov Amidror, e il generale Amos Gilad, del Ministero della Difesa israeliano. Ovviamente la Casa Bianca nega che la delegazione israeliana sia a Washington per discutere di Siria. Ovviamente la visita degli israeliani «è parte di discussioni regolari nel quadro delle buone relazioni tra i due paesi».