La democrazia sganciata dall’alto – ‘Raccontino’ di 7 anni su Kosovo e Siria (ma con molti spunti di attualità)

24 agosto 2013 – Leggo: «Gli Stati Uniti vedono nella guerra aerea della Nato in Kosovo del 1999 il modello per un possibile intervento militare in Siria per rispondere agli attacchi con armi chimiche». A riferirlo è il New York Times, secondo il quale l’amministrazione Obama sta studiando l’intervento di 14 anni fa contro la Serbia come precedente su cui fondare un’azione senza il mandato delle Nazioni Unite. Sulla Siria troppo poco so e sto zitto: leggo, studio, mi interrogo. Sul Kosovo so, e quindi diffido. Anzi, tremo.

Kosovo, Račak l’inganno per le bombe

In Kosovo vidi, e fu la strage di Račak a far decollare i caccia bombardieri Nato. Della Siria leggo soltanto. Ma anche ad essere testimoni sul campo, davvero hai la verità più vicina? Dalle prudenti cronache del Corsera del dopo “Bombe umanitarie” sulla fu Jugoslavia. Scrive Massimo Nava. «Non è la morte, ma la modalità del morire a smuovere politica, diplomazia e giudizi su una guerra. Non è un massacro in sé, ma le responsabilità che i media gli attribuiscono a modificare il corso degli avvenimenti».

Racak è il villaggio del Kosovo in cui, il 16 gennaio 1999, vennero trovati i cadaveri di 45 albanesi, in parte ammassati lungo un sentiero, molti mutilati. «Un crimine contro l’ umanità», tuonò allora William Walker, il diplomatico americano a capo della missione dell’ Osce. «A nulla servirono i dubbi emersi già all’indomani del massacro, testimonianze di diversi giornalisti arrivati sul posto, i rapporti mai definitivi e mai resi pubblici dei funzionari dell’Osce», scrive Nava il 16 aprile 2000.

Anni addietro scrissi su Gnosis: «To interpret the facts through what one sees on the field should be the rule of many professions. Since I practice television journalism, it is my rule». Leggere i fatti attraverso ciò che vedi. Ma a Račak non seppi leggere subito l’altra faccia della luna Kosovo. Da allora ho imparato che anche ciò che vedi -che ti viene mostrato- può essere un abile strumento dell’inganno. Per gli amici oppositori siriani preciso: non affermo che ciò stia accadendo ora anche in Siria, ma voi tenetene contro, è il consiglio.

La realtà sul campo, vista dall’altezza di un cacciabombardiere, viene certamente deformata. E la democrazia sganciata dall’alto può provocare terribili effetti collaterali.

Tags: Siria
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