Kim Jong-un cede un po’ di poteri alla sorella e subito viene dato per moribondo-‘Rivelazioni’ dall’altra Corea

Nuovo sistema di comando a Pongyang con più poteri alla sorella del dittatore ed è subito golpe o morte. L’ex diplomatico sud coreano, Chang Song-min, ha dichiarato ai media di Seul che il leader della Nord Corea, Kim Jong-un, è in coma e il suo potere è ora nelle mani della sorella Kim Yo-jong, anche se non viene ancora ritenuta suo successore.

Il troppe volte mai morto Kim

Dal Paese del mistero dove un potere assoluto rigidissimo impedisce ogni conoscenza di fatti certi. E allora diplomazia e spionaggio assieme ‘magheggiano’, deducono, ipotizzano. Per l’agenzia di  spionaggio della Corea del Sud, Kim avrebbe istituito un nuovo sistema di comando in cui condivide la sua autorità con alcuni dei suoi fidati consiglieri. Arricchisce il piatto delle ipotesi Chang Song-min, ex consigliere del presidente sudcoreano Kim Dae-jung, secondo cui una simile cessione di potere può voler dire soltanto che in giovane ma malconcio Kim, tra sovrappeso e fumo, a soli 36 anni, sarebbe morente. In coma, dice l’ex diplomatico.

Spie dalla Corea del Sud: ‘non sperateci’

Per la National intelligence agency di Seul, tuttavia, la riforma non è legata ad alcun problema di salute del leader. Ma l’ipotesi di Kim morente diventa di fatto notizia: «Nessun leader nordcoreano affiderebbe alcuna delle sue autorità a un’altra persona a meno che non sia troppo malato per governare o non sia stato rimosso con un colpo di stato», ha insistito Chang Song-min. Da altre fonti, rilancio di stamane sul quotidiani italiano Libero: «Kim Jong-un è in coma: la conferma dalla Corea del Nord, pronta la sorella per la successione». Per la verità, dalla Corea del Nord non arriva  proprio un bel nulla, ed è sempre e solo una catena di ipotesi.

La fidata dura sorella Kim Yo-jong

Le voci sulle pessime condizioni di salute di Kim Jong-un si rincorrono da mesi: addirittura per settimane era stato dato più morto che vivo. Poi è riapparso, lui e il suo potere assoluto, anche e litigare  col padreterno negato. Fonte Bbc News online, afferma che Kim mantiene ancora “l’autorità assoluta” ma ha allentato il controllo diretto su alcuni settori, per ridurre i suoi livelli di stress. Alla sorella l’incarico di dirigere “gli affari generali dello stato”, ha aggiunto il National Intelligence Service, secondo cui la signora Kim avrebbe ora la responsabilità della politica di Pyongyang nei confronti di Stati Uniti e Corea del Sud, divenendo cosi “de facto numero due” del regime.

Rimane comunque il fatto, ha aggiunto l’agenzia di spionaggio, che Kim Jong-un “non ha scelto alcun successore”. Insomma, non vuole affatto morire.

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