La stampa precisa che si tratta della nona settimana consecutiva in cui dimostranti (ieri erano stimati in oltre diecimila) si radunano presso la residenza ufficiale di Netanyahu, a Gerusalemme, e presso la sua villa privata a Cesarea, per esigerne le dimissioni perché persuasi che un esponente politico oggetto di tre incriminazioni non possa fare il primo ministro.
Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, sarà domani in Israele. Lo riferiscono i media locali, spiegando che Pompeo incontrerà Netanyahu, per discutere la normalizzazione dei rapporti tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti e per imporre sanzioni all’Iran. Secondo alcuni media, sul tavolo ci sarà anche il tema dell’influenza della Cina, presente in Israele con imprese che lavorano a progetti di gestione e costruzione di infrastrutture. Pompeo proseguirà il suo viaggio con una tappa negli Emirati.