
«Se ancora non abbiamo un vaccino contro il Covid è colpa del ‘deep state’». Parola di Donald Trump. «Il deep state, o chi per lui, sino alla Food and Drug Administration (l’agenzia che autorizza i farmaci, ndr) che ostacolano le case farmaceutiche nell’arruolare le persone per testare i vaccini» ha twittato il presidente, ormai in raptus elettorale. «Ovviamente sperano di ritardare l’esito oltre il 3 novembre». Secondo Trump, il complotto intende impedire che il vaccino sia approvato scientificamente entro le elezioni presidenziali, e privare la sua amministrazione di un successo prezioso. Da qui ai 200 mila morti che si avvicinano.
Il direttore dell’agenzia federale Peter Marks gli ha risposto a muso duro, praticamente gli dà del matto, e minaccia le dimissioni se la Casa Bianca farà pressione per autorizzare un vaccino senza prove sufficienti di efficacia e sicurezza. «Mi sentirei obbligato, per segnalare all’opinione pubblica americana che qualcosa non va», ha detto Marks. Hanno preso le distanze da Trump persino le case farmaceutiche, che avrebbero tutto da perdere dalla politicizzazione delle procedure di approvazione dei farmaci, vista la reputazione non eccelsa di cui godono. Messaggio incrociato alla lobby farmaceutica e a chi la vorrebbe strumentalizzare.
Le lobby che ne difendono gli interessi hanno i loro sistemi per ingraziarsi le istituzioni. Secondo il sito Statnews, i contributi ai candidati per la tornata elettorale provenienti dalle aziende farmaceutiche arrivano a 11 milioni di dollari nel solo 2020 ancora incompiuto. Che i tempi necessari a sconfiggere il Covid siano più lunghi di qualche mese lo aveva detto anche il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Per la scomparsa della spagnola del 1918 ci erano voluti due anni, ha detto da Ginevra venerdì. «Usando al massimo gli strumenti a nostra disposizione e sperando di averne di altri, come i vaccini, credo che potremo sconfiggerla in un tempo più breve», ha concluso.
«Più pessimista, ma forse più realista, Mark Walport, membro autorevole (già consigliere scientifico governativo in capo fino al 2017) del gruppo di esperti che assiste il governo britannico nell’emergenza: «è un virus destinato a rimanere con noi per sempre, in una forma o nell’altra e quasi certamente richiederà vaccinazioni ripetute, un po’ come l’influenza», segnala Andrea Capocci sul Manifesto. Per ora anche i vaccini più avanzati sono in fase di sperimentazione su campioni di migliaia di volontari per valutarne l’efficacia. Inoltre, non è nota la durata dell’immunità acquisita da guariti e vaccinati.
Infine, anche se le sperimentazioni avranno successo, per distribuire miliardi di dosi di vaccino serviranno costosi negoziati internazionali e la costruzione di nuovi impianti di produzione, che richiederà molti mesi.
Trump, gli audio rubati alla sorella: «Donald è crudele, bugiardo e privo di principi». Sono i giudizi dell’ex giudice federale Maryanne Trump Barry, in alcune registrazioni fatte dalla nipote Mary Trump e pubblicati in esclusiva dal Washington Post. Il fratello minore del presidente, Robert, morto la scorsa settimana, aveva tentato di bloccare in tribunale la pubblicazione del libro esplosivo, sostenendo che Mary stava violando un accordo di non divulgazione firmato nel 2001 dopo la liquidazione della proprietà del nonno. Il giorno in cui è uscito il libro, subito definito dalla Casa Bianca “pieno di menzogne”, ne sono state vendute 950.000 copie.