Suprematisti bianchi Usa (politicamente neri) contro la candidata vice Kamala Harris

Gli stessi gruppi di destra che sostenevano che Obama fosse nato in Kenya e non potesse dunque essere eletto tornano contro la neo-nominata alla vicepresidenza Kamala Harris. Padre era giamaicano, la madre indiana ed entrambi non erano cittadini americani quando nel 1964 è nata Harris. Teoria cospirazionista che ha poco di vero: la senatrice è nata a Oakland in California e quindi per la legge Usa, che prevede lo ius soli, è cittadina americana. Ma anche questa volta il presidente flirta con loro

Kamala Harris ‘poco americana‘ e troppo colorata

Il gruppo di estrema ‘destra Judicial Watch’ che lancia l’accusa interpretando a modo suo la legge Usa. Una delle consulenti legali della campagna del presidente che ha ritwittato l’articolo aggiungendo in tv che “Harris dovrebbe dare una spiegazione agli americani”. Il presidente che «ritiene di dover considerare le voci “molto serie”». Ma Il portavoce del Comitato nazionale repubblicano Michael Ahrens ha affermato che il partito non ha intenzione di contestare l’eleggibilità di Harris.

Costituzione Usa ad elastico trumpiano

Il quattordicesimo emendamento concede la cittadinanza a tutte le persone nate negli Stati Uniti e l’articolo II, sezione 1 della Costituzione, afferma che per essere eleggibile alla presidenza un candidato deve essere cittadino statunitense di origine naturale, almeno 35 anni, e residente degli Stati Uniti per un minimo di 14 anni. «È stato riconosciuto da quando le persone l’hanno redatto nel 39esimo Congresso che il 14esimo emendamento riguarderebbe le persone non solo nate da cittadini americani, ma nate sul suolo americano».

Già con Obama da figlio di…

«Sono americano. Sono nato alle Hawaii, il 4 agosto 1961, all’Ospedale Kapiolani di Honolulu. Ora però basta con queste fesserie, ho cose più importanti da fare». Così Obama pose fine alla spinosa questione della sua nascita sollevata da detrattori tra cui Trump. E fu proprio Donald Trump, quando iniziò la sua corsa alla Casa Bianca, a rilanciare il tema degli americani per nascita sul suolo nazionale (ius soli). Su Obama, «Orgoglioso di me stesso. Sono riuscito a ottenere ciò che altri non sono riusciti in tanti anni. Spero che il certificato sia autentico».

Ivanka Trump and Woody Johnson US ambassador to the UK

Ambasciatore Usa “Razzista e sessista”

L’ambasciatore americano a Londra ancora nei guai. Il Dipartimento di Stato Usa ha aperto un’inchiesta interna contro Woody Johnson. Il 73enne, erede miliardario dell’impero della multinazionale farmaceutica Johnson & Johnson, proprietario della squadra di football dei New York Jets e fedelissimo di Trump, non è nuovo alle polemiche. Primo incarico diplomatico della sua vita. «Personaggio unico e allo stesso tempo controverso e tragico», lo descrive Antonello Guerrera da Londra.

‘Black History Month’ e la violenza sulle donne

Nel 2018, in occasione del “Black History Month”, un mese dedicato alla storia degli afroamericani negli Stati Uniti, chiese ai suoi se si trattasse di un “evento in cui ci sarebbero stati solo neri”, aggiungendo poi le sue riserve sul “perché i neri debbano avere un mese dedicato”. Giornata Internazionale delle Donne, Johnson si sarebbe lamentato, perché “dovrei presenziare a un evento femminista”

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