
Almeno 64 milioni di dollari volatilizzatisi in soli tre anni, impiegati dai responsabili per arricchire se stessi, i familiari, gli amici, gli alleati politici. Un bruttissimo colpo per un’organizzazione che ha 148 anni di storia alle spalle e oltre 5 milioni di soci, baluardo intransigente di quel secondo emendamento della costituzione statunitense che protegge il diritto di ogni americano a possedere un’arma da fuoco. Un baluardo che si è rafforzato con l’arrivo alla Casa Bianca di Trump, a cui la Nra ha dato il sostegno sia nel 2016 sia per queste elezioni.
Mesi di indagini partite nel febbraio del 2019 e arrivate a quella che per ora è una causa civile (ma non si esclude in futuro anche un’azione penale). Associazione e i suoi vertici sotto accusa, compreso quel Wayne LaPierre grande amico di Trump, che ha guidato la Nra per tantissimi anni. La procuratrice Letitia Jame, ha denunciato anni di corruzione e di sperperi della Nra e la sua fine come ‘associazione no profit’. Immediata la reazione di Trump, in soccorso dei suoi alleati con un consiglio: «Trasferitevi in Texas, sarebbe un grande stato per l’organizzazione»
Il governatore repubblicano dell’Ohio Mike DeWine è risultato positivo al coronavirus poche ore prima della visita di Trump allo Stato. Alcune settimane fa la task force per il coronavirus aveva lanciato l’allarme per l’aumento significativo casi Covid-in Ohio. Gli Stati uniti sono ora a 4,8 milioni di casi Covid e 157.690 morti. E per la ventesima settimana consecutiva, oltre 1 milione di nuove domande di disoccupazione. Totale di sussidi richiesti a oltre 54 milioni in soli quattro mesi, spazzando via i 20 milioni di posti di lavoro aggiunti nell’ultimo decennio.
Secondo il Dipartimento del Lavoro, pessimo quadro occupazionale dal -25 al -10%. Ma il presidente pare vivere «in una dimensione parallela», rileva Marina Catucci. Trump continua a parlare di virus che «sparirà da solo», o di vaccino entro la fine anno. Affermazione senza fondamento e spesso pericolose. Facebook ha rimosso un video pubblicato dalla sua campagna elettorale dove si affermava che i bambini sono immuni al coronavirus, per le regole contro la disinformazione. Per lo stesso video Twitter ha temporaneamente bloccato i tweet presidenziali a raffica.