
L’Organizzazione mondiale della Sanità nei giorni scorsi era stata chiara: «Mentre certamente in Europa occidentale la malattia è sotto controllo – ha spiegato ieri Mike Ryan, capo del programma per le emergenze dell’Oms – abbiamo ancora trend preoccupanti nell’Europa meridionale e nei Balcani, quindi non siamo ancora fuori pericolo nell’ambiente europeo».
E proprio dal Paese più popoloso dei Balcani arriva la minaccia più grande anche per l’Italia. La Romania nelle ultime settimane è diventato uno dei principali nuovi focolai di Covid dell’Ue. Nonostante la nuova legge sulla quarantena approvata dal Parlamento rumeno entrata in vigore il 21 luglio, è record di contagi. Allarme dai Balcani (nei giorni precedenti blocco arrivi da Serbia, Montenegro, Kosovo e Macedonia), ma non soltanto
Allarme non solo in Italia. Dopo due mesi dalla riapertura dei confini all’interno dell’Unione Europea, ci sono stati il primi due casi di restrizione di viaggio tra Paesi dell’Ue. Uno è quello della Finlandia che ha inserito l’Austria nella ‘lista rossa’. Colpa del notevole incremento dei casi giornalieri nei Laender austriaci, che hanno portato il governo di Sebastian Kurz a reintrodurre l’uso obbligatorio delle mascherine.
Norvegia, allarme Spagna. «Le persone che rientrano in Norvegia provenienti da Spagna e Andorra dovranno trascorrere 10 giorni in quarantena al loro arrivo». Il Ministero inoltre «sconsiglia i viaggi non essenziali nei due paesi», Le misure resteranno in vigore fino al 20 agosto.
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