La Turchia riaccende la tensione nel Mediterraneo inviando navi da ricerca nelle acque contese con la Grecia

Alta tensione tra Grecia e Turchia nell’Egeo. La Marina di Atene in ‘allerta’, Merkel media con Erdogan

Alta tensione tra Turchia e Grecia nell’Egeo. L’ultimo braccio di ferro nel mare conteso si svolge intorno alla piccola isola ellenica di Kastellorizo, a un paio di chilometri dalla costa turca di Kas. Ad accendere la miccia è stato l’annuncio di una missione navale di esplorazione energetica di Ankara, ennesima mossa della delicata partita del gas nel Mediterraneo orientale. Il governo di Erdogan ha spedito la nave da ricerca Oruc Reis nell’area a sud di Kastellorizo, che rivendica come parte della sua piattaforma continentale e su cui Ankara ha anche lanciato un avviso di restrizione della navigazione (Navtex). Una pretesa che Atene ha sempre negato con forza, denunciando una violazione delle sue acque territoriali.

Da alcune ore, la Marina militare greca è in “allerta intensificata” nel sud e nel sud-est dell’Egeo, dopo che il ministero degli Esteri ha formalmente protestato con Ankara.

Le unità schierate sono “pronte a rispondere a ogni attività”, avvisano fonti militari elleniche. Immediata è giunta la risposta turca, per via diplomatica e con un rafforzamento navale. Nelle scorse ore, gruppi di soldati turchi sono stati richiamati d’urgenza dalle licenze estive. Una ventina di navi della Marina sono state indirizzata nell’area, sorvolata a lungo da F-16 e aerei da combattimento dei due Paesi.

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