Sorpresa: il Pil cinese cresce di nuovo. Marsonet con la virtù del dubbio

Andamento dell’economia cinese inversamente proporzionale a quello del coronavirus. Scende il virus, sale il Pil, o viceversa. Nuovi focolai e giù le previsioni di Fondo Monetario e della stessa Pechino. Salvo scoprire con Michele Marsonet che invece il Pil del secondo trimestre sta crescendo del 3,2%. E salvo bugie

Sorprese per analisti amici e nemici

La Repubblica Popolare Cinese continua a sorprendere gli analisti e – immaginiamo – i suoi stessi cittadini. Com’è noto il Fondo Monetario Internazionale ha formulato previsioni assai negative circa il Pil cinese per quanto riguarda l’anno in corso e il prossimo.
Del resto proprio le autorità di Pechino avevano contribuito a diffondere un clima di pessimismo. Per la prima volta dai tempi di Mao, infatti, il governo aveva rinunciato a elaborare il piano quinquennale, conscio che la pandemia di coronavirus partita da Wuhan stava mettendo il Paese in ginocchio.
In un primo tempo erano state diffuse notizie trionfalistiche che annunciavano al mondo la sconfitta definitiva del virus all’interno dei confini della RPC, ma poi, a ruota, si erano manifestati nuovi focolai di cui uno – molto pericoloso – nella capitale Pechino.

Nuovi focolai ma l’economia corre

Ora, con grande sorpresa di tutti, giunge notizia che, invece, il Pil ha ricominciato a correre, crescendo del 3,2% nel secondo semestre di quest’anno. La fonte è, ovviamente, l’Istituto Nazionale di Statistica della Repubblica Popolare.
Ovvio che gli analisti si chiedano come ciò sia possibile, visto che vaste aree del Paese sono state poste di nuovo in lockdown totale, e si sa che con le emergenze i cinesi non scherzano affatto.
Interviene l’Esercito Popolare di Liberazione sigillando completamente le zone in cui i focolai si manifestano. E i soldati non vanno per il sottile. Nelle aree infette non si entra e da esse è impossibile uscire, giacché le pene previste dal governo sono severissime.

Crescita reale o propaganda?

Per spiegare l’inattesa crescita gli osservatori formulano ipotesi di vario tipo. In effetti la Cina ha molto aumentato l’esportazione di apparecchiature mediche e di prodotti farmaceutici legati alla pandemia di Covid 19. Ed è pure cresciuta parecchio l’importazione di materie prime e di componenti elettronici.
Il problema, come sempre accade nel caso della Repubblica Popolare, è capire fino a che punto le notizie positive siano fondate. Non esiste infatti una stampa libera ed è stata zittita pure quella di Hong Kong, che godeva prima di una certa libertà.
Inoltre ogni fonte d’informazione è controllata rigidamente dal governo, inclusi i social network. Quelli occidentali sono banditi, e anche il network cinese “Tik Tok”, che in Occidente ha avuto una grande espansione, è sotto il controllo del governo centrale.

Se la Cina cresce e Trump precipita

Per capirci, i cittadini del Dragone sanno soltanto ciò che le autorità vogliono far loro sapere, e le misure di deterrenza, negli ultimi tempi, si sono irrigidite ancor più. Con l’effetto di creare una barriera protettiva puntuale ed efficiente, in grado di impedire la propagazione di notizie provenienti dall’estero.
Vien fatto di pensare, allora, che anche il sorprendente aumento del Pil rientri nella strategia adottata da Xi Jinping e dal suo gruppo dirigente, impegnati a propagandare l’immagine di una Cina che vince in ogni campo, e di un Occidente in marcata decadenza.
Né si può escludere che Xi stia attendendo con impazienza l’esito delle elezioni Usa. La speranza, ovviamente, è quella di liberarsi dall’ingombrante presenza di Trump per impostare un discorso più pragmatico con Joe Biden (se risulterà vincitore).

Opacità e obbligo del dubbio

Se il Pil cinese torna davvero a crescere, la notizia è positiva per l’intera economia mondiale. Tuttavia, giova ripeterlo, occorre essere prudenti. L’opacità del sistema informativo cinese genera per forza dubbi, e non si può escludere che si tratti dell’ennesima – e abile – mossa propagandistica di Pechino.

Condividi:
Altri Articoli
Remocontro