
Prima gli ebrei, come da storia e tradizione nazista i bersagli, quelli sopravvissuti allo sterminio hitleriano. «In Germania nel 2019 sono calati del 15% gli atti di violenza fra le fila dell’ultradestra, ma allo stesso tempo sono aumentate di ben il 17% le aggressioni contro la comunità ebraica», denuncia Sebastiano Canetta sul Manifesto.
«Antisemitismo e islamofobia continuano a rimanere al centro dell’azione degli estremisti di destra» conferma il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, preoccupato perché secondo l’intelligence «l’estrema destra attualmente rappresenta la più grande minaccia alla sicurezza nella Bundesrepublik».
Neonazi di varie sigle molto peggio dell’estrema sinistra e perfino peggio degli islamisti legati alla galassia di Daesh «anche se la minaccia resta ancora elevata, con i salafisti che continuano ad aumentare in tutta la Germania», sempre dal BfV . «Attacchi informatici e l’attività di disinformazione di potenze straniere per destabilizzare il paese», che il BfV identifica come opera dei servizi di Mosca e Pechino.
Ma, come sottolinea la «Frankfurter Allgemeine Zeitung», il rapporto serve soprattutto al ministro che lo presenta. Un tempo a minimizzare, a ‘sottolineare’. Soprattutto i successi e la volontà politica del ministro Seehofer.
Dal BfV, memoria delle tre morti «eccellenti» della violenza neonazista, tra cui spicca il borgomastro Cdu, Walter Lübcke, assassinato nel terrazzo di casa in Assia il 2 giugno 2019. «Di fatto, il terrorismo nero non si può più nascondere né sminuire, fuori e dentro le istituzioni». Vigilata speciale, “Der Flügel”, l’«Ala» filo-nazista di Alternative für Deutschland guidata dal deputato turingiano Bjorn Höcke, di cui farebbe parte almeno un iscritto su cinque.
Più o meno 7.000 militanti uniti dal comune obiettivo di «escludere, diminuire, e in ultima analisi privare dei diritti migranti, musulmani e dissidenti politici» come si legge nel rapporto del BfV.
«L’estremismo in questo momento proviene da destra. E bisogna davvero tornare alla storia della Germania-Ovest per misurare una fase terroristica di uguale portata», denuncia Georg Maier, socialdemocratico, ministro degli Interni della Turingia, in prima fila tra chi pretende dal governo Merkel «una decisa azione contro l’ultradestra che sta mettendo sotto pressione la democrazia».
A cominciare dall’anonimato su internet che favorisce la diffusione di parole, immagini e video razzisti nonostante la nuova legge ‘anti-odio’ obblighi i gestori a segnalare e aiutare la polizia a risalire all’identità degli autori.
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